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ANTENNE TRASMITTENTI - 5 |
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GLI ACCORDATORI Gli accordatori, servono, come dice la parola, ad accordare le antenne; ossia, consentono di far lavorare su un particolare valore di frequenza un'antenna concepita per emissioni con valori di frequenza diversi. In pratica, gli accordatori allungano o accorciano elettricamente le antenne, almeno entro certi limiti. Ma per poter adempiere a tale compito, l'accordatore dovrebbe essere inserito sull'uscita dell'antenna e non, come si usa normalmente fra il trasmettitore e il cavo coassiale. Perché in questo modo l'accordatore non accorda nulla, ma limita il suo intervento alla sola eliminazione delle onde stazionarie, entro limiti ben ristretti, fra il trasmettitore e il cavo coassiale. Se poi l'accordatore viene usato male, esso può divenire la causa di un aumento delle onde stazionarie con inevitabili, conseguenti danni per il trasmettitore. E queste precisazioni, relative alle antenne trasmittenti, si estendono anche a quelle riceventi, anche se in quest'altro caso non si possono verificare danni alle apparecchiature. In figura 7 e' riportato un semplice circuito di accordatore per l'SWR o per chi trasmette con potenze superiori ai 300 W. In esso, i due soli componenti che concorrono alla formazione del dispositivo sono di provenienza surplus. La bobina è di tipo variabile e il condensatore, pure variabile, ha un valore capacitivo massimo di 200 pF e una tensione di lavoro di 1.000 - 2.000V.
Fig. 7 - accordatore per SWR o per tx con potenze superiori ai 300 W Se questo circuito dovesse venir usato in
ricezione, occorrerà regolarlo per la massima resa acustica, eliminando
possibilmente il CAV (controllo automatico del volume) e sostituendolo
con apposito comando manuale. Usato in trasmissione, questo circuito
accordatore deve essere accoppiato con un ROSMETRO,
inserito fra il trasmettitore e lo stesso accordatore e regolato
ovviamente sul minimo di onde stazionarie. |
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