Il solo campanello,
contenuto nell'apparecchio telefonico, molto spesso non è sufficiente a
richiamare l'attenzione di chi dovrebbe rispondere alla chiamata. Per
una lunga serie di motivi. Primo fra tutti quello dell'ubicazione del
telefono che, con i suoi squilli ripetuti, non riesce a raggiungere le
orecchie dell'utente, il quale ovviamente si trova in altro locale,
addirittura rumoroso. Poi perché coloro che rimangono in casa possono
essere parzialmente menomati nella capacità auditiva. Ed anche perché
non sempre si può tollerare una regolazione sonora massima del
campanello telefonico. Dunque, la presenza di un segnalatore acustico
ausiliario, accoppiato ad altro di tipo luminoso, come quello qui
presentato e descritto, è certamente in grado di risolvere i problemi
ora ricordati. Soprattutto perché il progetto è stato appositamente
concepito per consentire il collegamento, a qualsiasi distanza, tramite
fili conduttori, di uno o più segnalatori di varia natura, dovunque
distribuiti.
FUNZIONAMENTO GENERALE
Cominciamo a conoscere, a grandi linee il
comportamento dell'avvisatore telefonico il cui schema elettrico
e' riportato in figura 1.
Fig. 1 - schema elettrico dell'avvisatore
telefonico
COMPONENTI
Condensatori
|
Resistenze
|
Varie
|
C1 =1uF (non polarizzato)
-400 Vcc
C2=1uF (non polarizzato) -400
Vcc
C3=10.000 pF
C4=22uF-24VI (elettrolitico)
C5=100uF-63VI (elettrolitico)
C6= 200.000 pF-250Vca
|
R1 = 1.200 ohm-1/4W
R2 = 22.000 ohm
(trimmer)
R3 = 1.200 ohm-1/4W
R4 = 1.200 ohm-1/4W
R5 = 68 ohm-1/2W
|
TR1 = BC547
J1=imp. AF(10mH)
D1=1N914 (diodo al silicio)
D2= 1N4004 (diodo al silicio)
D3= 1N4004(diodo al silicio)
DL= diodo Led
RL1=relè (12Vcc-400- 600ohm)
|
Collegato in parallelo con i due fili conduttori del
telefono, senza alcun obbligo di rispetto di polarità, il circuito
dell'avvisatore telefonico attiva l'accensione di una lampada LP e lo
squillo di un qualsiasi campanello elettrico collegati ad esso mediante
la morsettiera. Ma è ovvio che su questa stessa morsettiera si possono
applicare i conduttori di altri sistemi segnalatori, come è pure
possibile ridurre il numero degli elementi avvisatori ad uno soltanto,
al campanello o alla lampadina LP.
Quando il telefono sta squillando sulla linea telefonica è presente una
tensione relativamente elevata, di natura impulsiva che, dopo aver
attraversato i due condensatori di elevato valore capacitivo, ma di
tipo non polarizzato, denominati C1 e C2, raggiunge il trîmmer R2
regolato, in sede di taratura del circuito, in modo da far eccitare il
relè RL1, naturalmente quando il telefono suona e non durante le
conversazioni.
All'entrata del circuito è presente anche l'impedenza di alta frequenza
J1, la quale permette l'impiego dei progetto anche in presenza di
telefoni secondari, via radio o ad onde convogliate.
Il segnale impulsivo viene successivamente rettificato dal diodo al
silicio D1 e livellato dal condensatore elettrolitico C4, con lo scopo
di polarizzare correttamente la base del transistor TR1.
Quando TR1 conduce, la corrente del suo collettore attraversa la bobina
del relè RL1, il quale chiude i contatti utili, fungendo da
interruttore per i circuiti di richiamo acustico ed ottico esterni,
quelli collegati con la morsettiera.
Il tutto, vale a dire il circuito del progetto e quelli di utilizzo
esterni, viene alimentato con la tensione alternata a 12 V derivata da
un trasformatore di rete, con potenza pari a quella del carico che si
deve pilotare, collegato sui terminali 1- 2 della morsettiera. Per
esempio, se si impiega un solo campanello elettrico, del tipo di quelli
installati nei normali appartamenti, l'assorbimento di corrente si
aggira intorno ad 1 A. In tal caso il trasformatore dovrà essere
caratterizzato da un primario a 220 Vca e un secondario a 12 Vca e 1 A.
Qualora allo stesso campanello venga accoppiato pure l'avvisatore
ottico, per esempio,rappresentato da una lampada da 12 V - 0,5 A, il
trasformatore, dall'avvolgimento secondario, dovrà erogare la corrente
di 1 A + 0,5 A = 1,5 A.
Volendo sostituire il campanello con un riproduttore acustico di grande
potenza, in grado di assorbire una corrente di 3 A, quello stesso
trasformatore dovrà fornire una corrente di 3A + O,5A = 3,5A.
Concludiamo dicendo che l'assorbimento di corrente è in massima parte
richiesto dal circuito di utilizzazione, perché il circuito elettronico
del modulo assorbe una corrente di intensità trascurabile.
|
|