Lampeggiatore Automatico - 4



 

TARATURA

La taratura del lampeggiatore consiste nel regolare i due trimmer, R1 e R2.

La regolazione della soglia di attivazione va fatta agendo su R1 quando la luce del sole si affievolisce e quella lampeggiante diventa appariscente. In sede di installazione della lampada, si dovrà far in modo che questa rimanga lontano dalla fotoresistenza FR.  Quest'ultima poi dovrà rimanere otticamente isolata anche da altre eventuali sorgenti di luce. Meglio sarebbe introdurre la FR dentro un tubetto cilindrico, internamente annerito e con l'imboccatura libera rivolta verso il cielo. Se la fotoresistenza viene colpita dalla luce prodotta da lampade alimentate dalla tensione alternata di rete, la lampadina LP può comportarsi in modo anomalo, commutando i lampeggi in sfarfallii.

La frequenza dei lampeggi, invece si regola a piacere intervenendo sul trimmer R5. 

CONSIGLI E SUGGERIMENTI

Per evitare i pericolosi picchi di corrente nella lampada, quelli che, a lungo andare, finiscono per indebolire la consistenza del filamento fino a provocarne l'interruzione, potranno collegare, tra l'elettrodo di base del transistor TR2 e la linea di massa del circuito di figura 1, un condensatore elettrolitico da 1 uF - 16 V, per costringere TR2 a dissipare un po' più di calore, ma nello stesso tempo per graduare maggiormente le successioni delle accensioni e degli spegnimenti di LP.
Volendo realizzare un ritardo sul tempo di intervento del circuito, occorre inserire, tra la base del transistor TR1 e la linea di massa, un condensatore al tantalio da 470 uF - 6 VI, ovviamente con il terminale positivo rivolto verso la base del semiconduttore. Così facendo, il circuito del lampeggiatore non innesca in presenza di brevi oscuramenti del componente fotosensibile, rimanendo maggiormente protetto da eventuali disturbi.
Per proteggere il circuito da sovratensioni presenti sull'impianto elettrico di un automezzo, soprattutto in occasione di disinserimento della batteria, conviene inserire, fra i terminali 5 e 3 del circuito di figura 1, un diodo zener da 18 V - 5 W, con il catodo rivolto verso il terminale 5, il quale provvederà ad interrompere il fusibile in caso di anomalia o di inversione casuale di polarità. Infine, per attenuare i disturbi più generici, è buona norma collegare, fra i terminali 3 e 5 del circuito, un condensatore ceramico da 100nF.