TECNICHE DI REGOLAZIONE
Un tempo, per regolare la velocità di rotazione dei
motori elettrici di piccola e media potenza, si ricavava,
dall'avvolgimento secondario del trasformatore di alimentazione, un
certo numero di prese intermedie. Poi, tramite un commutatore, si
sceglieva la presa intermedia più idonea alla velocità con cui si
intendeva far ruotare l'asse del motore. Ma un tale sistema presentava
molti inconvenienti. Il primo fra tutti era quello di non poter
disporre di un regolatore di velocità progressiva, ma soltanto di un sistema di variazione a scatti, con
tensioni di alimentazione talvolta eccessive o insufficienti. Ma il
regolatore a scatti produceva sempre effetti spiacevoli durante le
manovre di avviamento, arresto o inversione di velocità a causa delle
correnti in gioco e dell'induttanza del carico. Si verificava sempre un
logorio dei contatti che, a lungo andare, si manifestava attraverso
guasti anche irreparabili.
Un secondo sistema, di più immediata realizzazione, per regolare la
velocità di rotazione del motore e molto usato prima della venuta
dell'elettronica, consisteva nel collegamento, in serie con il motore,
di un reostato. Con tale metodo, tuttavia, si perdeva potenza ai bassi
giri. Il reostato, infatti, dissipava energia, anche nella misura del
90% abbattendo notevolmente il rendimento originale del motore.
Altri metodi vennero usati nel passato, ma pure questi sono stati
superati dall'elettronica moderna . Una delle tecniche piu utilizzate (
anche in questo regolatore ) per la regolazione della velocità si basa sul
principio della variazione dell’angolo di accensione del TRIAC. In
generale un TRIAC al passaggio per lo zero (zero crossing) della
tensione presente ai suoi anodi A1 e A2 si spegne e si riaccende quando
un impulso di corrente e’ presente sul terminale GATE. Cambiando
l’istante (angolo di fase) in cui il TRIAC e’ accesso partendo dal
precedente zero crossing si cambia la tensione media che alimenta il
carico in quanto solo una porzione della semionda della tensione e’
fornita al carico. Quindi se si sceglie un tempo di accensione nullo
(0°) tutta la semionda va la carico e in tal caso si ha la massima
alimentazione e quindi la massima velocità del motore. Se si sceglie un
tempo pari a meta della sinusoide ( 90°) solo metà di essa andrà al
carco e si ha una regolazione del 50%. Infine se si accende il TRIAC
qualche istante prima del successivo zero crossing ( 180°) nessuna
tensione andrà al carico e si ha una regolazione dello 0%.
Un'altra efficace per la regolazione e' quella che si basa sulla
variazione del rapporto tra tensione e frequenza. quetsa tecnica e'
detta V/F che e' la tecnica utilizzata dagli inverter per motori
asicncroni e non universali.
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