Il regolatore di
tensione, nonché filtro di correnti pulsanti unidirezionali, descritto
in queste pagine, rappresenta uno strumento adattabile agli usi più
svariati nei settori dell'elettronica applicata, sperimentale, di
laboratorio, hobbystica e professionale.
Un tempo, per
dosare la tensione continua di alimentazione di piccoli motori
elettrici o di altri tipi di carichi, ci si serviva di quei vecchi
avvolgimenti a filo che ormai appartengono alla storia della fisica e
che erano denominati «reostati».
Oggi invece, per risolvere lo stesso problema, si ricorre all'uso di
dispositivi elettronici, allo stato solido, che possono essere
realizzati, molto semplicemente e con grande economia, tramite due soli
transistor. E quello presentato e descritto nel corso del presente
articolo ne è un valido esempio, dato che le prestazioni pratiche alle
quali si presta sono veramente molteplici, estendendosi dal controllo
della velocità dei motorini elettrici in corrente continua, di piccola
e media potenza, fino al settore del ferromodellismo e, ancora, dal
campo dei giocattoli a quello degli elettrodomestici. Ma siamo certi
che, nella stagione in corso, le maggiori applicazioni del reostato
elettronico interesseranno la roulotte, il camper e l'imbarcazione da
diporto. Perché proprio su tali mezzi di trasporto si fa uso di
batterie alle quali è necessario, assai spesso, collegare dei piccoli
elettrodomestici, degli apparati di riproduzione audio ed altri tipi di
apparecchiature elettroniche da alimentare in corrente continua.
PREFERENZA AI
TRANSISTOR
Il controllo della
velocità dei piccoli motori elettrici è ottenuto, attualmente, quasi
sempre per mezzo di diodi controllati. Con questi componenti, infatti,
molto semplici e abbastanza economici, si può raggiungere un elevato
rendimento, sottoponendo gli organi di regolazione ad una minima
dissipazione della potenza elettrica posta sotto controllo. Eppure
esistono degli apparati per i quali l'uso dei diodi controllati è
sconsigliabile, se non proprio impossibile. E qui possiamo ricordare
che i diodi controllati, per la loro caratteristica di funzionamento,
che interrompe periodicamente e molto bruscamente la corrente,
provocano certi disturbi di alta frequenza che non sempre possono
essere tollerati. Questi disturbi interessano il sistema di ricezione
dei programmi radiotelevisivi e possono falsare il funzionamento di
molti dispositivi elettronici che non sono insensibili al rumore
elettrico.
Ma esistono altri motivi per cui è sconsigliabile l'uso dei diodi
controllati. Per esempio, nel processo di regolazione dell'avviamento o
dell'arresto progressivo di piccoli motori elettrici, per i quali il
circuito di controllo a transistor si rivela più economico, perché
evita l'impiego del diodo controllato e del relativo circuito
d'innesco. Quando poi si tratta di controllare l'avviamento di motorini
elettrici alimentati in corrente continua, eventualmente tramite
accumulatori o batterie d'auto, l'uso dei diodi controllati è
assolutamente impossibile, perché questi componenti richiedono, per il
loro funzionamento, una corrente variabile. E poiché il nostro progetto
si rivolge principalmente ai campeggisti, per i quali l'unica fonte di
energia elettrica autonoma e disponibile è rappresentata dalla batteria
a 12 V, ecco spiegato il motivo che ci ha indotti a rivolgere ogni
preferenza all'uso dei comuni transistor