ANTENNE


Introduzione

Soltanto nei primi tempi di attività radiantistica si può considerare l'antenna come un semplice accessorio della stazione ricetrasmittente. Ma poi, con l'accrescimento delle informazioni tecniche, ogni radioamatore conosce e sa valutare l'importanza assunta dall'antenna nella propria emittente, non solo per il pieno sfruttamento di questa, ma anche per la diminuzione del QRM, ossia dei disturbi in ricezione e per l'aumento di sensibilità del ricevitore. L'antenna è dunque necessaria e deve essere realizzata secondo precise regole, che molti conoscono ed altri ancora ignorano.

LUNGHEZZA D'ONDA

Il termine lunghezza d'onda ricorre spesso nelle conversazioni fra radioamatori. Ma non tutti sanno esattamente che cosa ciò significhi e quale relazione tenga legata la lunghezza d'onda con le altre grandezze fisiche.
Quando si parla di onde elettromagnetiche o, più particolarmente, di onde radio, non si può fare a meno di citare la frequenza, che rappresenta la grandezza fisica di maggiore importanza. La quale viene misurata in Hz (hertz), cioè in cicli al secondo.
Quando si parla di onde radio, è abbastanza spontaneo pensare ad una loro estensione nello spazio. Ebbene, la lunghezza d'onda è la misura in metri di un periodo d'onda.

La legge matematica che lega la misura della lunghezza d'onda con quella della frequenza viene espressa tramite la seguente formula:

λ = c : f

nella quale «f» indica la frequenza misurata in Hz, mentre «c» rappresenta la velocità dell'onda. Nel caso di onde radio, poiché la velocità dell'onda è quasi analoga a quella della luce, la formula precedentemente citata assume la seguente espressione:

λ = 300 : f

nella quale la frequenza f è misurata in megahertz e la lunghezza d'onda è espressa in metri. 
La teoria, che investe le varie relazioni che intercorrono tra le onde elettromagnetiche e la lunghezza d'onda, assume una precisa finalità. È infatti dimostrabile che l'antenna ideale deve avere una lunghezza pari a multipli interi di mezza lunghezza d'onda. Tuttavia per motivi di semplicità costruttiva, quasi sempre, ci si serve di antenne a mezza lunghezza d'onda, anche in considerazione del fatto che le caratteristiche dell'antenna non aumentano sensibilmente con multipli di mezza lunghezza d'onda superiori all'unità.