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INTRODUZIONE E' molto facile, con l'aiuto di un qualsiasi tester, misurare il valore ohmico delle resistenze. Ma lo è, in parte, anche la misura dei valori capacitivi dei condensatori. Non si può dire, invece, la stessa cosa, per l'induttanza delle bobine. Che risulta un dato estremamente difficoltoso da valutare, sia per i dilettanti, sia per i più preparati. In questo tutorial, e' ora presentata una sequenza di tabelle dalle quali, conoscendo alcuni elementi costruttivi delle bobine, è possibile dedurre direttamente e immediatamente il valore di induttanza di queste. Ed è possibile anche, tramite queste stesse tabelle, compiere il procedimento in verso; vale a dire, attraverso il solo dato dell'induttanza della bobina, conoscere il tipo di filo, il numero di spire e le misure del supporto necessario per costruire la bobina stessa. Altre tabelle, della medesima importanza tecnica e laboratoriale, completeranno questo articolo che, siamo certi, potrà interessare una grande moltitudine di lettori. L'INDUTTANZA DELLE BOBINE Prima di addentrarci nel vivo dell'argomento riteniamo doveroso qualche richiamo sull'induttanza. Come avviene per le resistenze e per i condensatori, anche per le bobine esiste una unità di misura. Si tratta della misura dell'induttanza. L’unità di misura dell'induttanza è l'HENRY (abbreviato H). I sottomultipli dell' Henry più usati sono:
Negli apparecchi radio si possono trovare bobine d'induttanza avvolte su nucleo di ferro, di valore elevato, ad esempio di 10 H; se ne trovano altre di piccolo valore d 'induttanza e sono quelle usate nei circuiti di alta frequenza: il valore d'induttanza di queste bobine può essere di un centinaio di uH, quando si tratta di bobine per onde medie, e di 1 o 2 uH quando si tratta di bobine per onde corte. Le bobine per le onde cortissime hanno una piccolissima induttanza, appena un decimo uH. Ma la induttanza di una bobina dipende da molti elementi. Ad esempio essa aumenta con l'aumentare del diametro dell'avvolgimento, del numero delle spire complessive e del numero di spire per centimetro di avvolgimento. IL SUPPORTO La bobina è un componente
elettrico presente nei ricevitori radio, nei trasmettitori, negli
oscillatori e in molte apparecchiature elettroniche. In generale, si
definisce come bobina, un filo conduttore di una certa lunghezza,
avvolto con lo scopo di concentrare in uno spazio limitato un campo
magnetico di un certo valore, ovviamente facendo scorrere in esso una certa corrente. Si dice anche che la bobina serve per
concentrare in poco spazio un alto coefficiente di autoinduzione.
La scelta costruttiva tra il primo e il secondo modo dipende essenzialmente dal diametro del filo impiegato e dal numero delle spire. Utilizzando il filo di grosso spessore ed avvolgendo poche spire, anche la bobina < in aria > é in grado di assicurare una buona stabilità meccanica, indispensabile per garantire la costanza dei parametri elettrici. Altrimenti si preferisce ricorrere all'impiego del supporto. L'uso di supporti muniti di nucleo ferromagnetico, di cui parleremo in seguito, consente di raggiungere, a parità di spire dimensioni maggiori valori induttivi. In figura 1 sono rappresentati alcuni tipi di supporti di materiale isolante, caratterizzati da due importanti grandezze: il diametro e l'altezza. Fig. 1 - Alcuni tipi di supporto per bobine Da un punto di vista elettrico, il materiale con cui si realizza il supporto non è mai critico. Ma occorre ricordare che, essendo questo quasi sempre di plastica, come il polistirolo, esso può venir danneggiato dal saldatore elettrico durante le operazioni di saldatura dei terminali dell'avvolgimento della bobina. |
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