CAN (Controller Area Network) |
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INTRODUZIONE Il protocollo CAN (Controller Area Network) è stato inizialmente creato dal fornitore tedesco di sistemi automobilistici Bosch a metà degli anni 1980 per applicazioni automotive come metodo per consentire una comunicazione seriale robusta. L'obiettivo era rendere le automobili più affidabili, sicuri e con maggiore efficienza energetica riducendo il peso e la complessità del cablaggio. Sin dal suo inizio, il protocollo CAN ha guadagnato grande popolarità nel campo della automazione industriale e nelle applicazioni per autoveicoli / camion. Altri mercati in cui le soluzioni con impiego di reti di comunicazioni può portare attraenti vantaggi (apparecchiature medicali,di testing) stanno cominciando a utilizzare il protocollo CAN. L'obiettivo di questo tutorial è spiegare alcuni dei principi fondamentali e i vantaggi di scegliere il CAN come soluzione di sistemi con comunicazione di rete. PANORAMICA SUL CAN La maggior parte delle applicazioni di rete seguono un approccio a strati per la implementazione di sistema. Questo approccio sistematico consente l'interoperabilità tra prodotti provenienti da produttori diversi. Uno standard (norma) è stato creato dalla International Standards Organization (ISO) come modello da seguire per questo approccio a strati. Questo standard si chiama ISO Open Systems Interconnection (OSI) Network Layering Reference Model ed e' mostrato in figura 1. Fig.1 - modello a strati per reti ISO/OSI Il protocollo CAN implementa la maggior parte
dei due strati più bassi (Data Link e Physical Layer) di questo modello
di riferimento. La sessione relativa al mezzo di comunicazione del
modello è stato volutamente lasciato fuori dalla specifica CAN della
BOSCH per consentire ai progettisti di sistema di adattare e
ottimizzare il protocollo di comunicazione su più supporti doppino
(twisted pair), singolo filo, otticamente isolato, RF, IR, ecc) e per
avere la massima flessibilità. Tuttavia questa flessibilità porta a dei
problemi di interoperabilità. Per facilitare alcuni di questi problemi,
l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO)
e la SAE (societa di ingegneria per l'automobile) hanno
definito alcuni protocolli basati sul
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