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CONDENSATORI VARIABILI - 2 |
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UTILIZZO DEL CONDENSATORE VARIABILE All'entrata della maggior parte dei ricevitori radio è
presente un condensatore variabile. Il quale, unitamente ad una bobina,
concorre alla composizione del circuito di sintonia. Le variazioni
manuali di capacità del condensatore variabile creano delle variazioni
delle caratteristiche radioelettriche del circuito di sintonia, facendo
variare il valore della frequenza di accordo. Fig. 2 - simbolo elettrico di condensatore variabile ad una e a due sezioni
Nei ricevitori radio, a seconda del tipo di apparecchio e delle possibilità di ricezione, vengono montati condensatori variabili di piccola e media grandezza, con isolamento a dielettrico solido (mica) o ad aria, ad una o più sezioni. Fig. 3 - condensatore variabile con dielettrico solido ( mica), ad aria con una sezione ed aria a due sezioni CAPACITA' DEL VARIABILE Normalmente, quando si dichiara il valore capacitivo di un condensatore variabile, ci si riferisce al suo valore massimo, corrispondente alla condizione di variabile chiuso, ossia con le lamine mobili e fisse completamente affacciate fra loro. In realtà, la capacità di un condensatore variabile oscilla fra due estremi, cioè fra un valore minimo (variabile completamente aperto) e un valore massimo (variabile completamente chiuso). E questi due valori estremi sono diversi fra un tipo di variabile ed un altro. La differenza più sensibile si ha praticamente fra i modelli per onde medie, quelli per onde corte e per VHF. In linea di massima si ha:
Ovviamente, variando la gamma capacitiva del condensatore variabile e l'uso cui esso è destinato, variano anche le dimensioni del componente. Infatti, i condensatori variabili per onde medie sono di dimensioni maggiori, quelli per onde corte sono di piccole dimensioni. |
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