GRANDEZZE ELETTRICHE - 4 |
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VERSO DELLA CORRENTE Esistono due versi della corrente elettrica continua, quello reale, corrispondente con il movimento degli elettroni (figura 5) e quello convenzionale (figura 6), stabilito, una volta per tutte, con lo scopo di evitare facili confusioni. Fig. 9 - La corrente reale di elettroni, nel circuito di accensione della lampada LP mediante pila, assume il verso che va dal polo negativo a quello positivo della batteria Fig. 10 - Il verso convenzionale della corrente elettrica, valido per tutti i generatori di correnti continue, è quello che va dal polo positivo al polo negativo. Ma vediamo subito quali potrebbero essere queste confusioni e quali sono i versi delle correnti ora menzionati. Nei conduttori metallici, la corrente elettrica è costituita da un moto di scorrimento di elettroni liberi. In questi casi, quindi, si suole dire che la corrente si stabilisce per "conduzione elettronica". Ma a questo processo di conduzione si contrappone quello della "conduzione ionica", che si verifica essenzialmente nelle soluzioni conduttrici e nei gas ionizzati, dove la corrente elettrica non si identifica più con uno spostamento di elettroni liberi, bensì con quello di ioni positivi in un senso e di ioni negativi in senso contrario. I primi derivano, come è noto, da un certo numero di atomi o molecole che hanno perduto uno o più elettroni, i secondi da un certo numero di atomi o molecole che hanno acquistato in eccesso gli elettroni perduti dai primi. Questi brevi cenni bastano a mettere in rilievo che le correnti elettriche possono essere costituite da un movimento di soli elettroni e cioè di sola elettricità negativa in un dato verso, oppure da un movimento misto, di elettricità negativa in un verso e di elettricità positiva nel verso opposto. Gli effetti che ne risultano, tuttavia, dipendono esclusivamente dal movimento relativo di scorrimento di una specie di elettricità rispetto all'altra. Ne consegue allora che è del tutto indifferente considerarle mobili entrambe, oppure immaginare che una qualunque di esse resti fissa per considerare il movimento dell'altra rispetto a questa. Per evitare ogni ambiguità è bastato stabilire, una volta per tutte, quale specie di elettricità si debba assumere come termine di riferimento. Per convenzione, da applicarsi in ogni caso, si considera come verso convenzionale della corrente elettrica, quello del moto di scorrimento relativo agli atomi elettrici positivi rispetto agli atomi elettrici negativi supposti fissi. Pertanto, alla corrente di conduzione elettrica corrisponde un verso convenzionale, che è opposto a quello secondo cui avviene in realtà il movimento degli elettroni. D'ora in poi, dunque, salvo esplicita dichiarazione contraria, nell'indicare il verso delle correnti elettriche, si farà sempre riferimento a quello convenzionale chiaramente indicato nello schema di figura 10. Se ad esempio il generatore di energia elettrica è la pila, si deve affermare che la corrente elettrica, in un eventuale circuito chiuso, come può essere quello di figura 1, circola nel verso che va dal morsetto positivo a quello negativo. |
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