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Codifica Manchester | |||
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Introduzione La codifica Manchester ha guadagnato un largo consenso come schema di modulazione a basso costo per la trasmissione di dati su radio frequenza. Questa forma di modulazione PSK e' un semplice modo di codifica digitale di dati seriali che non ha lunghe stringe continue di uni e zeri e ha all'interno dei dati trasmessi un clock codificato. Queste due caratteristiche permettono di costruire circuiti di recupero dati a basso costo che possono decodificare dati trasmessi con segnali variabili e imprecisioni sul clock. Codifica La codifica Manchester dei dati definisce gli "1" e gli "0" non come dei livelli statici ma come delle transizioni come mostrato in figura 1 e 2. Quando si vuole trasmettere un "1" il segnale codificato subisce una transizione in discesa ( falling edge) mentre per uno zero si ha una transizione in salita del segnale ( rise edge). Si può utilizzare una convenzione opposta pur rimanendo valida la codifica Manchester. Figure 1. definizione dei dati binari come transizione
Figure 2. definizione alternativa ma valida dei bit come transizione La definizione dei bit nella codifica Manchester può generare confusione perché ogni bit di dato codificato può apparire come due "bit". Tenendo in mente che un bit codificato Manchester e' definito come una transizione e' facile vedere che in una sequenza Manchester non ci sono bit intesi nella maniera classica ovvero come livello di tensione. I dati codificati in Manchester richiedono due livelli per ogni transazioni perché per definizione l'informazione e' codificata come una transizione di livello (basso -> alto o alto -> basso). Comunque l'uso della frase " Manchester bit" persiste e cautela dovrebbe essere presa quando si usa il termine "bit" per specificare laddove esso e' un bit di un dato seriale o un bit in codifica Manchester. Il termine chip e' spesso usato per descrivere gli intervalli di tempo prima e dopo la transizione. Cosi ogni bit codificato Manchester richiede due chip. Un esempio di sequenza Manchester e' mostrata in figura 3:
Figure 3. Codifica Manchester di dati seriali secondo la codifica definita in figura 1. |
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