OSCILLOSCOPIO ANALOGICO - 5




DEFLESSIONE

Nel tubo a raggi catodici, alla lente focalizzatrice segue il sistema per la deflessione del pennello. Esso ha il compito di produrre sullo schermo fluorescente una macchiolina luminosa ben precisa e definita che possa essere spostata in una posizione qualsiasi dello schermo stesso. E’ costituito da due coppie di elettrodi fra loro perpendicolari noti come "placche di deflessione".
Una coppia gestisce la deflessione orizzontale e l’altra quella verticale, in modo da spostare il puntino luminoso in una posizione qualsiasi sullo schermo.

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Figura 6: sistema di deflessione

Se si applica una differenza di potenziale fra le due placchette di una coppia, si viene a creare un campo elettrico il quale nel caso di placchette parallele, trascurando gli effetti di bordo, può ritenersi uniforme e ad esse ortogonale. Un elettrone entrante in questo campo elettrico viene deviato verso la placchetta positiva. Se l’elettrone entra nel campo normalmente ad esso, è soggetto soltanto ad una forza normale alla sua velocità iniziale e la sua traiettoria entro il campo è una parabola.
Per raffigurare l’andamento temporale del segnale sullo schermo dell’oscilloscopio, è sufficiente che il fascio elettronico ripassi periodicamente (a frequenza sufficientemente alta) sulla stessa traccia al fine di garantire la persistenza dell’immagine sulla retina dell’occhio umano, visualizzando una curva continua in luogo di un punto in movimento.
Il compito di rappresentare l’ampiezza istantanea del segnale è assunto dal canale y.
Affinché il cursore spazzoli lo schermo da sinistra verso destra, in maniera che tutti gli intervalli di tempo siano rappresentati allo stesso modo, bisogna applicare alle placchette orizzontali una tensione lineare (rampa lineare): in questo modo il canale x fornisce la base dei tempi all’andamento del segnale.