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GLI EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO

Il sistema nervoso di tutti gli esseri viventi è percorso da segnali di natura elettrica che comandano le diverse funzioni, fra le quali la più comune è lo stimolo dei movimenti muscolari. Non si tratta di correnti elettroniche paragonabili a quelle che percorrono i circuiti metallici, ma di correnti neuroniche consistenti in cariche elettriche trasmesse da una cellula attigua dei tessuti nervosi, le cui manifestazioni fisiche e fisiologiche sono del tutto equivalenti: è noto, infatti, che con stimolatori elettrici esterni si possono sostenere gli impulsi cardiaci e i movimenti muscolari. Quando alle correnti neuroniche interne si sovrappongono o si sostituiscono correnti impresse da generatori esterni, si hanno alterazioni più o meno gravi in funzione dell' organo attraversato, dell' intensità, del tipo di corrente, del tempo di permanenza. In fig. 5.1 sono sintetizzati gli effetti prodotti dalla corrente alternata sinusoidale a 50 Hz in seguito a un contatto mano-piedi, che costituiscono lo standard fondamentale di studio condotto da oltre quarant' anni dal comitato IEC 479.



Fig. 5.1 Gli effetti della corrente sul corpo umano

Si distinguono tre tipi di danni macroscopici: la tetanizzazione muscolare, la fibrillazione cardiaca e le ustioni nel punto di contatto. Quest' ultimo fenomeno è grave quando l' intensità di corrente assume valori dell' ordine degli ampere e perciò non si verifica in termini rilevanti nei circuiti a bassa tensione che, nella peggiore delle ipotesi, comportano intensità dell' ordine di qualche decimo di ampere. La tetanizzazione si produce quando la corrente attraversa muscoli volontari e può manifestarsi in forme più o meno acute che vanno dalla sensazione di formicolio, alla scossa dolorosa, alle contrazioni fino alla paralisi temporanea. La tetanizzazione può avere effetti mortali per eventi che sono conseguenti alle contrazioni o alla paralisi (ad esempio l'asfissia derivante dall' impossibilità di funzionamento dei muscoli pettorali che presiedono alla respirazione). Sotto l' aspetto quantitativo si distinguono per i vari tipi di corrente e di danno diverse soglie di percezione e di rilascio. La soglia di percezione è il minimo valore della corrente (o dell' impulso di corrente) percepibile dall'organismo umano (ad esempio il formicolio, la scossa ecc.).
Molto importante è la soglia di rilascio perché corrisponde al massimo valore di corrente che non provoca paralisi delle mani e degli arti, consentendo all' infortunato di sottrarsi immediatamente e istintivamente al contatto; superata tale soglia l' infortunato rimane attaccato al contatto a causa della paralisi muscolare e può subentrare l'asfissia (vedesi a tal proposito il diagramma di fig. 5.2).

 

Fig. 5.2 Percentuale delle persone, in funzione della corrente, che riescono a staccarsi in seguito ad un contatto della mano con parti in tensione

Enormemente più gravi sono i danni causati della corrente che attraversa il cuore che possono condurre alla fibrillazione ventricolare. Il nostro cuore è costituito da fibre muscolari che si contraggono ritmicamente parecchie decine di volte al minuto grazie ad impulsi elettrici provenienti da un organo, il nodo senoatriale , che di fatto costituisce il generatore elettrico biologico del cuore. Gli impulsi generati dal nodo senaotriale vengono trasmessi, tramite specifici tessuti di conduzione, alle fibrille (fibre muscolari dei ventricoli) che contraendosi ciclicamente generano la sistole ventricolare che spinge il sangue nel sistema arterioso. È evidente che un elevata corrente, di provenienza esterna al corpo a causa di un contatto elettrico, stimola in modo disordinato i ventricoli, i quali, contraendosi in modo caotico, impediscono al cuore di svolgere la sua ordinaria funzione: è questo il fenomeno della fibrillazione ventricolare.