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VOLTMETRI NUMERICI |
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Introduzione I voltmetri numerici misurano tensione e forniscono un rappresentazione di questa misura in formato numerico. Alla base dei voltmetri numerici c' e' il processo di conversione A/D ( da analogico a digitale) della tensione da misurare. In generale il processo di conversione può essere:
La conversione di tipo
spot e'
caratterizzata dal fatto che viene convertito il valore istantaneo
della
tensione in ingresso in corrispondenza dell'istante di campionamento. I
voltmetri basati sulla conversione di tipo spot sono detti "voltmetri
a
valore istantaneo". Questi strumenti, che tratteremo nelle pagine
seguenti, sono veloci ma fortemente sensibili al rumore presente nel
segnale. Il
caso peggiore si ha quando il campione del segnale viene preso in
concomitanza
con il verificarsi del disturbo. Per la loro velocità sono utilizzati
nei sistemi
di acquisizione dati dove è
richiesta l’acquisizione ‘veloce’di un segnale variabile nel tempo.
Le conversioni di tipo differenziale si basano sul confronto della tensione incognita Vx con una tensione di riferimento Vr continuamente variata fino a quando si verifica la condizione Vx=Vr. In figura 1 e' riportato uno schema a blocchi generale di un sistema a conversione differenziale Figura 1:schema generale di un sistema a conversione differenziale La tensione di riferimento Vr, generata da un D/A
essendo l'uscita
numerica, viene cambiata dalla logica di controllo fino a che assume un
valore
tale che il confronto Vx-Vr sia più piccolo del tensione minima
rilevabile dal circuito o in altri termini minore dell'errore di
quantizzazione
del convertitore A/D interno al circuito.
Figura 1a:schema generale di un sistema a conversione a contatore
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