CIRCUITO DELL'ALIMENTATORE
Ultimata l'esposizione delle molte nozioni teoriche che
interessano l'alimentatore, vediamo ora di ricordare i principali
dettagli circuitali del progetto riportato in figura 1.

Fig. 1 - Circuito
elettrico dell'alimentatore stabilizzato
COMPONENTI
Condensatori
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Resistenze
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Varie
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C1=100.000
pF (ceramico)
C2=100.000 pF (ceramico)
C3= 10.000 uF - 36 VI
elettr.)
C4=100.000 pF (ceramico)
C5=10 uF - 36 VI (elettr)
C6=100.000 pF (ceramico)
C7=10 uF - 36 VI (elettr)
C8=100.000 pF
C9=100.000 pF
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R1 = 1.200 ohm
1 W
R2 = 120 ohm - 1 W
R3 = 5.000 ohm (potenz. a
filo)
R4 = 82.000 ohm - 1/2 W
R5 = 4.700 ohm – trimmer
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IC1
= LM338K
IC2 = LM7805CV
D1= diodo al silicio
(1N4007)
D2 = diodo al silicio
(1N4007)
P1= ponte raddrizz. (100 V
- 25 A)
T1= trasfarmatore (220 V -
9 V + 9 V - 3 A)
LN= lampada spia al neon
(220 V)
S1= interruttore
S2 = deviatore (1 via - 2
posiz.)
VOLTM. DIGIT. = AUREL - AM 350 C (alim. 5 Vcc)
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N.B. I componenti in grassetto sono relativi allo schema del
voltmetro mostrato in figura 3
Il trasformatore T1 è dotato di un avvolgimento primario a
220V e di due avvolgimenti secondari, entrambi a 9V, che debbono essere
collegati in serie, in modo da poter inviare al ponte raddrizzatore P1
due tensioni alternate diverse.
La selezione delle due tensioni secondarie di T1 avviene tramite il
deviatore S2, che consente all'operatore di disporre di due portate in
uscita dall'alimentatore.
Commutando S2 su 7V, in uscita sono disponibili tutte le tensioni
continue, perfettamente stabilizzate, comprese fra 1,25V e 7V, purché
l'assorbimento di corrente non superi i 3 A. Con S2 commutato su 14V,
in uscita sono disponibili tutte le tensioni continue, stabilizzate,
comprese fra 1,25V e 14V, purché anche in questa seconda portata non si
prelevino più di 3 A. In pratica, regolando il potenziometro della
tensione d'uscita R3, si possono ottenere pure valori di tensioni più
elevate di quelle ora citate, ma la stabilizzazione viene a cessare. I
valori di tensione massima raggiungibili sulle due portate sono quelli
di 8V = 10V e 18V = 20V, secondo le correnti assorbite.
Il ripple, inesistente sulle due gamme 1,25V - 7V e 1,25V - 14V.
compare quando i valori limite di 7V e 14V sono superati ed aumenta
proporzionalmente con l'aumentare dell'assorbimento di corrente.
La soglia di stabilizzazione della tensione in uscita rimane stabilita
dalla differenza tra il valore della tensione d'entrata VE,
sull'integrato IC1, e quello della tensione d'uscita VU dello stesso
integrato.
I due diodi al silicio D1 - D2 proteggono l'integrato IC1 al momento
dello spegnimento del circuito quando un eventuale grosso condensatore,
presente sul carico, rimane caricato dopo la scarica dell'elettrolitico
C3, mandando in inversa IC1 . Un tale accorgimento protettivo deve
essere adottato pure nel caso di un circuito alimentato da più
alimentatori le cui sequenze d’accensioni e spegnimenti non possono
essere ovviamente simultanee.
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