ALIMENTATORE VARIABILE -  3

CIRCUITO DELL'ALIMENTATORE

Ultimata l'esposizione delle molte nozioni teoriche che interessano l'alimentatore, vediamo ora di ricordare i principali dettagli circuitali del progetto riportato in figura 1.

 Circuito elettrico dell'alimentatore stabilizzato

Fig. 1 - Circuito elettrico dell'alimentatore stabilizzato

COMPONENTI

Condensatori

Resistenze

Varie

C1=100.000 pF (ceramico)
C2=100.000 pF (ceramico)
C3= 10.000 uF - 36 VI elettr.)
C4=100.000 pF (ceramico)
C5=10 uF - 36 VI (elettr)
C6=100.000 pF (ceramico)
C7=10 uF - 36 VI (elettr)
C8=100.000 pF
C9=100.000 pF

R1 = 1.200 ohm 1 W
R2 = 120 ohm - 1 W
R3 = 5.000 ohm (potenz. a filo)
R4 = 82.000 ohm - 1/2 W
R5 = 4.700 ohm – trimmer

IC1 = LM338K
IC2 = LM7805CV
D1= diodo al silicio (1N4007)
D2 = diodo al silicio (1N4007)
P1= ponte raddrizz. (100 V - 25 A)
T1= trasfarmatore (220 V - 9 V + 9 V - 3 A)
LN= lampada spia al neon (220 V)
S1= interruttore
S2 = deviatore (1 via - 2 posiz.)
VOLTM. DIGIT. = AUREL - AM 350 C (alim. 5 Vcc)

 

N.B. I componenti in grassetto sono relativi allo schema del voltmetro mostrato in figura 3

Il trasformatore T1 è dotato di un avvolgimento primario a 220V e di due avvolgimenti secondari, entrambi a 9V, che debbono essere collegati in serie, in modo da poter inviare al ponte raddrizzatore P1 due tensioni alternate diverse.
La selezione delle due tensioni secondarie di T1 avviene tramite il deviatore S2, che consente all'operatore di disporre di due portate in uscita dall'alimentatore.
Commutando S2 su 7V, in uscita sono disponibili tutte le tensioni continue, perfettamente stabilizzate, comprese fra 1,25V e 7V, purché l'assorbimento di corrente non superi i 3 A. Con S2 commutato su 14V, in uscita sono disponibili tutte le tensioni continue, stabilizzate, comprese fra 1,25V e 14V, purché anche in questa seconda portata non si prelevino più di 3 A. In pratica, regolando il potenziometro della tensione d'uscita R3, si possono ottenere pure valori di tensioni più elevate di quelle ora citate, ma la stabilizzazione viene a cessare. I valori di tensione massima raggiungibili sulle due portate sono quelli di 8V = 10V e 18V = 20V, secondo le correnti assorbite.
Il ripple, inesistente sulle due gamme 1,25V - 7V e 1,25V - 14V. compare quando i valori limite di 7V e 14V sono superati ed aumenta proporzionalmente con l'aumentare dell'assorbimento di corrente.
La soglia di stabilizzazione della tensione in uscita rimane stabilita dalla differenza tra il valore della tensione d'entrata VE, sull'integrato IC1, e quello della tensione d'uscita VU dello stesso integrato.
I due diodi al silicio D1 - D2 proteggono l'integrato IC1 al momento dello spegnimento del circuito quando un eventuale grosso condensatore, presente sul carico, rimane caricato dopo la scarica dell'elettrolitico C3, mandando in inversa IC1 . Un tale accorgimento protettivo deve essere adottato pure nel caso di un circuito alimentato da più alimentatori le cui sequenze d’accensioni e spegnimenti non possono essere ovviamente simultanee.