BATTERIA TAMPONE - 3




PRESENTAZIONE DEL CIRCUITO

Lo schema come inserire una batteria in tampone fra l'alimentatore stabilizzato ed il ricetrasmettitore è riportato in figura 1. 

 

Fig. 1 - Circuito completo relativo al collegamento di una batteria in tampone con l'alimentatore stabilizzato di una stazione ricetrasmittente.

L'alimentatore stabilizzato deve essere di tipo regolabile fra i valori di 12 V e 16 V circa. Diversamente questo non potrà essere utilizzato. La funzione svolta dal diodo D1 consiste nel l'impedire il riflusso di corrente dalla batteria all'alimentatore quando si verifica un'interruzione dell'energia elettrica sulla rete di distribuzione. Ciò è necessario non tanto per impedire la scarica della batteria sull'alimentatore, quanto per evitare nel modo più assoluto il danneggiamento dei semiconduttori dell'alimentatore stabilizzato che. altrimenti, verrebbero sottoposti a tensioni inverse rispetto a quelle usuali di lavoro.
In figura 2 è riportato il disegno del particolare diodo da utilizzare nella realizzazione del circuito di figura 1.

 Fig. 2 - Configurazione esteriore di un autodiodo al silicio da collegarsi in serie con il morsetto positivo della batteria in tampone. I terminali 1 - 2 possono essere, a seconda del modello, quelli di anodo e di catodo o viceversa.

In pratica si tratta di un componente denominato "autodiodo". di facile reperibilità, ma presente in commercio in due versioni: quella nella quale il terminale 1 è rappresentativo del catodo, mentre il terminale 2 costituisce l'anodo e quella nella quale i due elettrodi sono invertiti (1 = anodo; 2 = catodo). Pertanto, all'atto dell'acquisto di tale componente. è bene accertarsi, direttamente presso il rivenditore. sulla esatta posizione degli elettrodi. L'autodiodo è un elemento appositamente concepito per sopportare correnti di forte intensità e quindi in grado di erogare calore, ossia di dissipare potenza elettrica. Due fusibili, di tipo volante, debbono essere collegati in serie con i conduttori, così come indicato in figura 3. 

 

Fig. 3 - Particolare dei collegamenti, sul morsetto positivo della batteria, dei fusibili volanti e dell'autodiodo, sul quale è possibile applicare una fascetta elastica per il fissaggio del componente ad un punto fermo.  

Naturalmente. i due fusibili dovranno essere di tipo adatto a sopportare la corrente dell'apparato alimentato dal sistema di figura 1. La loro collocazione, come indicato in figura 4, deve avvenire in prossimità del morsetto positivo della batteria.

 

Fig. 4 - I due fusibili F1 - F2, come si può notare in questo schema di utilizzazione del sistema della batteria in tampone, debbono essere applicati in prossimità del morsetto positivo.

 I fusibili servono a prevenire ogni possibile ed accidentale contatto (figura 5), che promuoverebbe una corrente di cortocircuito molto intensa, dell'ordine dei 300 = 400 mA, in grado di causare incendi e distruzioni nella stazione ricetrasmittente.

Fig. 5 - Un eventuale contatto, fra i conduttori collegati ai morsetti della batteria, genera una corrente di cortocircuito di forte intensità. Ecco perché è necessario cautelarsi contro tali pericoli mediante l'uso di opportuni fusibili.