Descrizione del circuito
Lo schema elettrico del sensore di prossimita e' riportato in
figura 3.

Fig. 3 - Schema elettrico del rivelatore di prossimità.
ELENCO COMPONENTI
Condensatori
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Resistenze
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Varie
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C1=
330 pF
C2=
330 pF
C3=
1.000 pF
C4=
1.000 pF
C5=
470.000 pF
C6=
470.000 pF
C7= 47 uF
- 16 VI (elettrolitico)
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R1=
100.000 ohm - 1/4 W
R2=
100.000 ohm - 1/4 W
R3= 1.000
ohm - 1/4 W
R4=
2.200 ohm (trimmer multigiri)
R5=
1.000 ohm - 1/4 W
R6=
2.700 ohm - 1/4 W
R7=
4.700 ohm - 1/4 W
R8=
3.300 ohm - 1/4 W
R9=
3.300 ohm - 1/4 W
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TR1
= BC337
TR2
= BC337
TR3
= BC337
TR4
= BC337
DG1 =
diodo al germanio (quals. tipo)
DG2 =
diodo al germanio (quals. tipo)
D1 = diodo
al silicio (1N4004)
L1 = imp. RF (220 uH)
RL = relè
(12 Vcc)
ALIM. = 12
Vcc (stabilizz.)
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Il
raggio d'azione del sensore di prossimita può variare da pochi
centimetri ad alcuni metri, a
seconda della qualità e della forma del sensore S collegato sul
terminale 1 ed in relazione con l'efficienza del collegamento di terra.
Il circuito oscillatore è formato dai due transistor
TR1 - TR2, in funzione di elementi amplificatori (configurazione
darligton), dall'impendenza a
radiofrequenza L1 e dai condensatori C1 - C2. Il circuito LC di
accordo, oscillante in parallelo, è composto da L1 e dal collegamento
in serie di C1 - C2. Questo è collegato da una parte, con la linea di
terra e dall'altra con l'elemento sensibile S, la cui realizzazione
verrà descritta più avanti e che rimane influenzato da tutto ciò che
viene a trovarsi fra i terminali 1 - 2, praticamente fra antenna (S) e
terra (T).
I due transistor TR1 - TR2 funzionano con uscite di emittore e con la
reazione positiva prelevata dal carico del primo stadio dal trimmer R4
e dosata dalla posizione assunta dal suo cursore. Sul trimmer R4, che
deve essere esclusivamente di tipo "multigiri", si effettua la taratura
del circuito con il metodo descritto più avanti.
Il condensatore C5 applica le oscillazioni ai due diodi al germanio DG1
- DG2, che provvedono a rettificarle, ossia a trasformare la
corrispondente corrente variabile in corrente unidirezionale; il
condensatore C6 livella la corrente rettificata trasformandola in
corrente continua.
Sui terminali del condensatore C6 sono state riportate le lettere A e
B, che indicano i punti sui quali si dovranno applicare i puntuali di
un tester in sede di taratura del circuito oscillatore.
La resistenza R7 applica la necessaria tensione di polarizzazione alla
base del transistor amplificatore TR3 il quale, rimanendo in
conduzione, presenta un valore nullo di tensione sul suo collettore,
che non può quindi polarizzare, attraverso la resistenza R9, la base
del transistor amplificatore finale TR4, che è costretto
all'interdizione e mantiene diseccitato il relè RL.
Quando le oscillazioni si spengono, sulla base di TR3 non giunge la
necessaria tensione di polarizzazione ed il transistor raggiunge
l'interdizione. Ma la tensione è ora presente sui terminali della
resistenza R9, che la deriva dall'alimentatore attraverso R8 e che
polarizza la base di TR4, attraverso il cui collettore scorre adesso
corrente in grado di eccitare il relè RL che è un componente di media
potenza, con bobina per 12 Vcc e resistenza superiore a 120 ohm e per
la cui eccitazione è sufficiente una potenza inferiore a 1,2 W. Coloro
che volessero commutare sui terminali di impiego del relè la tensione
di rete di 220 Vca, dovranno sostituire il modello prescritto con altro
più adeguato nell'isolamento e nella potenza dei contatti, indirizzando
le preferenze verso i tipi omologati IMQ.
Volendo pilotare un relè più potente, si deve impiegare, in
sostituzione di TR4, un Darlington di corrispondente potenza,
cortocircuitando eventualmente la resistenza R9.
Per utilizzare un circuito con memoria, vale a dire, per mantenere lo
scatto del relè, una volta innescato l'allarme, occorre montare un
dispositivo con autoritenzione, che può essere rappresentato da un
contatto NA che cortocircuita collettore ed emittore di TR4. Ma si può
anche sostituire il transistor TR4 con un SCR e cortocircuitare la
resistenza R9; in questo caso le corrispondenze fra i terminali di TR4
e l'SCR sono le seguenti:
TR4 --> SCR
Base = gate
Emittore = anodo
Collettore = catodo
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Per
resettare il circuito, nel caso di impiego di SCR, si deve interrompere
l'alimentazione. La quale, in ogni caso, deve essere ben isolata dalla
rete, soprattutto quando il sensore, applicato all'entrata del
circuito, può entrare in contatto con persone o animali.
Il valore della tensione di alimentazione, come indicato nello schema
di figura 4, deve essere di 12 Vcc perfettamente stabilizzati.
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