Trasmettitore FM 1W - 3


DIODO VARICAP

Il segnale amplificato dal transistor TR1 è presente sul suo elettrodo di drain (d); da questo viene prelevato tramite la resistenza R5 di elevato valore ohmmico ed applicato al diodo varicap DV1. Il quale può essere considerato come un vero e proprio condensatore variabile a controllo elettronico. Infatti, variando la tensione di polarizzazione inversa del componente, varia la capacità tra gli strati P ed N di semiconduttori che compongono il diodo, in quanto viene a crearsi una zona di svuotamento di cariche elettriche, in corrispondenza della giunzione, del tutto analoga a quella del dielettrico di un condensatore. E poiché il diodo varicap DV1 fa parte del circuito accordato di uno stadio oscillatore, è possibile affermare che ad ogni variazione di capacità corrisponde una variazione della frequenza generata. Inoltre. dato che la tensione di controllo del diodo varicap DV1 si identifica con il segnale audio da trasmettere, si intuisce come la frequenza generata dal transistor TR2 possa variare in sincronismo con lo stesso segnale audio.

FREQUENZA DI OSCILLAZIONE

Abbiamo visto ora in che modo si sia ottenuto il segnale AF modulato in frequenza. Ma occorre aggiungere che la frequenza centrale di oscillazione è determinata principalmente dalla bobina L1, dal valore capacitivo del compensatore C6 e da quello del diodo varicap DV1.
Facciamo notare che, a riposo, cioè in assenza di segnali di bassa frequenza applicato all'ingresso, il valore dell'alta frequenza generata dall'oscillatore rimane influenzato pure dalla regolazione del trimmer R4. Il quale dovrà essere tarato in modo che sul drain del transistor TR1I il valore della tensione sia pari a metà circa di quello della tensione di alimentazione.

AMPLIFICAZIONE AF

L'oscillazione prodotta dal transistor TR2 viene applicata, tramite il condensatore di accoppiamento C10, alla base del transistor TR3, che funge esclusivamente da elemento amplificatore dei segnali di alta frequenza.
L'impedenza di alta frequenza J1, collegata sul collettore del transistor TR3, funge da elemento di carico e non richiede alcun intervento da parte dell'operatore per la taratura del circuito, facilitando notevolmente il procedimento di realizzazione del trasmettitore.
Il segnale di alta frequenza, uscente dal collettore del transistor TR3, viene condotto verso l'uscita del circuito, ossia verso la presa di antenna, tramite un filtro passa basso di adattamento al carico, cioè all'antenna. E questo filtro è composto dalla bobina L2 e dai due compensatori C14 e C15, che debbono essere tarati nel modo che diremo più avanti.

ALIMENTAZIONE

La tensione di alimentazione del circuito del trasmettitore deve assumere un valore.compreso fra i 12 e i 18 Vcc, come indicato nello schema teorico di figura 1.
È molto importante che la tensione alimentatrice sia perfettamente stabilizzata. 
La scelta del valore della tensione di alimentazione, pur rimanendo entro i limiti prescritti, condiziona ovviamente la potenza in uscita del trasmettitore, la quale si mantiene comunque intorno al valore già citato di 1 W.
Facciamo presente, per ultimo, che i valori delle tensioni riportati nei vari punti di maggiore importanza elettrica dello schema di figura 1, sono stati da noi rilevati alimentando il trasmettitore con la tensione continua e stabilizzata di 15 V.