Il contenuto di queste pagine e' una libera traduzione
dall'Inglese di un tutorial prelevabile dal sito della Maxim (Filter Basics: Anti-Aliasing)
In un sistema di conversione
analogico
digitale, le componenti in frequenza, contenute nei segnali che
interessano il sistema, più grandi della metà della frequenza di
campionamento si spostano nella
fascia di frequenza di interesse (aliasing). La maggior parte dei casi,
l'aliasing e'un effetto secondario indesiderabile e in genere per
evitarlo si filtrano
semplicemente le frequenze più alte non desiderate prima della fase
conversione
Analogico -Digitale. Ma a volte, la presenza dell'aliasing è
intenzionale
per far funzionare il sistema di conversione come un miscelatore.
Il processo di filtraggio è così comune che spesso lo prendiamo per
scontato. Quando facciamo una telefonata dal cellulare, la ricevente
filtra fuori tutti gli altri canali in modo da ricevere soltanto il
canale di nostro interesse. Quando regoliamo l'equalizzatore in un
sistema stereo, stiamo selettivamente aumentando o diminuendo il
segnale audio in una fascia di frequenza particolare, per mezzo di un
filtro passa-banda. I filtri svolgono un ruolo chiave in tutti i
sistemi di dati campionati. La maggior parte dei convertitori
Analogico-Digitale (ADC) sono preceduti da un filtro che rimuove le
componenti
di frequenza che sono oltre la gamma dell'ADC. Certi ADCs hanno un
filtraggio che dipende dalla loro topologia. Diamo un'occhiata ad un
sistema di dati
campionati, ai requisiti di filtraggio ed alla relazione con il
fenomeno
dell' aliasing.
Background
In un sistema di dati campionati
il valore
massimo di frequenza della componente contenuta nel segnale da
convertire è fissata dal teorema di Nyquist. La frequenza di
campionamento deve essere maggiore o uguale al doppio della massima
frequenza contenuta nel segnale in ingresso. Quando questa regola è
violata, dei segnali indesiderabili compaiono nella banda di frequenze
di interesse. Ciò è chiamato "aliasing." Per esempio, per digitalizzare
un segnale di 1kHz, è richiesta una frequenza di campionamento minima
di 2kHz. Nella pratica reale, la frequenza di campionamento è
solitamente più alta per fornire un certo margine e rendere i requisiti
di filtraggio meno critici.
In figura 1a e'mostrato lo spettro di un segnale campionato. Come si
nota questo altro non e' che l'insieme delle repliche del segnale
originario centrate alle frequenze pari ad un multiplo della frequenza
di campionamento fs. Questa e' la caratteristica
fondamentale dei sistemi di dati campionati. Nella figura 1a, il
criterio di Nyquist è rispettato e non c'è aliasing nella fascia di
frequenza di interesse. Nella figura 1b, il criterio di Nyquist
non è rispettato poiché la frequenza (fT), la più alta del
segnale di ingresso
(segnale in blue) è più grande della metà della frequenza di
campionamento
o frequenza di Nyquist ( nella figura e' indicata con FNYQUIST).
Quando
questo avviene parte dello spettro del segnale centrato su n*fs
(n=0,1,2...) si sovrappone su quello centrato su (n-1)* fs.
Questo vuol dire che tutte le componenti con frequenza superiore a
quella di Nyquist compariranno nella zona di sovrapposizione con una
frequenza minore rispetto a quella che avevano nel segnale originario.
Figure
1a. Spettro di un segnale campionato senza aliasing.
Figure 1b. Spettro di un segnale campionato
con aliasing.
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