MULTIVIBRATORE ASTABILE - 3




CIRCUITO DEL MULTIVIBRATORE ASTABILE

Lo schema circuitale del multivibratore è riportati in figura 1. 

 schema elettrico completo del multivibratore astabile

Fig. 1 - circuito teorico completo del multivibratore astabile 

Condensatori Resistenze Varie
C1 = 5 -12 uF - 16 V (elettrolitico) 
C2 = 5 -12 uF - 16 V (elettrolitico) 

 

R1 = 220.000 ohm
R2 = 330 ohm 
R3 = 220.000 ohm 
R4 = 330 ohm
TR1 = BC337
TR2 = BC337
DL1 = diodo led 
DL2 = diodo led 
ALIM. = 9 Vcc

La frequenza del multivibratore astabile  è controllabile mediante diverse attribuzioni di valori capacitivi ai due condensatori elettrolitici C1 e C2

L'interpretazione dei comportamento elettronico del multivibratore è stata confortata con l'ausilio di altri due semplici schemi, quelli riportati nelle figure 4b e 4c. I quali illustrano, separatamente, le due fasi in cui evolvono i comportamenti elettrici. Ma cominciamo col segnalare il fatto che, qualora i due condensatori elettrolitici C1 e C2 non fossero inseriti nel circuito, i due transistor TR1 e TR2, nell'ipotesi che le resistenze siano ben calcolate, rimarrebbero entrambi accesi, perché le loro basi avrebbero una regolare e precisa polarizzazione, necessaria per la condizione di saturazione dei due semiconduttori. Anche i due diodi led, ovviamente in presenza di alimentazione a 9 V, rimarrebbero sempre accesi. Ma se i due condensatori sono presenti, una tale condizione cessa di esistere. Perché ciascuno di essi trasmette il fronte dell'impulso presente sul collettore di un transistor alla base dell'altro, creando una situazione dinamica. Infatti, il fronte negativo dell'entrata in conduzione di un transistor, valutato dall'alto al basso, essendo applicato alla base dell'altro transistor, non può far altro che costringere questo all'interdizione; si tenga presente che i transistor sono di tipo NPN, montati in circuito ad emettitore comune.
Quando si alimenta il circuito del multivibratore per la prima volta, il transistor che va in conduzione per primo esclude contemporaneamente l'altro dal funzionamento e prende così avvio il ciclo. Ma quale dei due transistor è più veloce dell'altro nel cominciare a condurre? La risposta a tale domanda è semplice ed immediata. Quello che beneficia delle inevitabili dissimmetrie circuitali, divenendo più rapido nel funzionamento. Dissimmetrie che possono essere appositamente introdotte nel circuito, per esempio diversificando leggermente i valori capacitivi dei due condensatori elettrolitici.