BOBINE - 4



FILO PER AVVOLGIMENTI

Abbiamo già accennato, in precedenza, il tipo di filo da usare per realizzare le bobine. Ora possiamo perfezionare anche questo argomento dicendo che il filo conduttore non costituisce di norma un fattore determinante ai fini della valutazione dell'induttanza di un avvolgimento. Lo diviene soltanto indirettamente, quando incide sulla lunghezza dell'avvolgimento stesso. Comunque, una certa tolleranza è sempre ammissibile. Per esempio, la sostituzione di un filo da 0,8 con altro da 0,85 mantiene invariate le caratteristiche della bobina. E’ neppure l'uso di un filo da 1 mm di diametro, in sostituzione di quelli citati, condurrebbe ad una alterazione sensibile del valore dell'induttanza o del funzionamento del circuito in cui la bobina viene montata. Al lettore principiante ricordiamo ancora una volta che, utilizzando il filo di rame smaltato, che costituisce il tipo più comune per gli avvolgimenti delle induttanze, ci si deve sempre preoccupare di raschiare energicamente i terminali fino a mettere in luce la brillantezza del rame e di presaldarli, in modo da agevolare le operazioni di saldatura della bobina sul montaggio definitivo.

IL NUCLEO FERROMAGNETICO

Taluni supporti e certe bobine prevedono l'inserimento di un nucleo ferromagnetico. Esso serve ad aumentare il valore dell'induttanza della bobina senza variare il numero delle spire. Questi nuclei sono realizzati con impasti di materiale ferroso speciale ed abbondano in commercio in forme e qualità diverse. I nuclei ferromagnetici possono essere suddivisi, in base alla loro frequenza di lavoro, in varie categorie. Esistono quindi nuclei ferromagnetici per:

BF = basse frequenze

OL = onde lunghe 

OM = onde medie 

OC = onde corte

VHF = altissime frequenze 

UHF = frequenze ultra alte

Ma assai spesso non si tiene conto della vera destinazione di un determinato nucleo ferromagnetico e così capita che un'induttanza di valore stimato sui 5 uH sia in realtà di 2 uH soltanto. E' chiaro, infatti, che un tipo di nucleo ferromagnetico, costruito per un determinato impiego non può andar bene per un uso diverso. Con questo non si vuole affermare che una tale sostituzione possa produrre effetti disastrosi, mentre si può dire che la negligenza questa volta non consente di ottimizzare il circuito elettronico. Gli stessi rivenditori, fatta eccezione per alcuni casi, posseggono idee chiare su tale argomento. L'impiego di un nucleo serve innanzitutto aumentare di 6 - 8 volte circa il valore dell'induttanza, quando il nucleo viene inserito nel supporto in modo da coprire l'intera lunghezza dell'avvolgimento. In secondo luogo, serve per sentire una variazione dell'induttanza entro i limiti citati (nucleo scorrevole dentro il supporto e quindi regolabile) e per centrare esattamente valore teorico desiderato.