DOPPIA RETTIFICAZIONE
Il
circuito presentato in figura 1 è assai poco utilizzato in pratica;
quello che illustreremo ora lo è un po' di più perché raddrizza due
volte le semionde positive della corrente alternata.

Fig.
4 - Questo circuito, poco utilizzato nella pratica, consente di
ottenere una sequenza continua di semionde positive, senza
interruzioni, con lo scopo di raggiungere una doppia rettificazione
della tensione alternata.
Per
comporre lo schema di figura 4, occorre un trasformatore T1 dotato di
avvolgimento primario a 220 Vca e secondario a 12 V + 12 V, quindi
provvisto di presa intermedia, che a volte non è di facile reperibilità
commerciale. Le due lampadine LP1 - LP2 sono sempre dello stesso tipo
(12 V - 100 mA) ed anche il condensatore elettrolitico C1 è identico a
quello montato nel circuito di figura 2 (2.200 uF - 24 Vcc). I diodi,
come è stato detto all'inizio, sono i modelli 1N4004.
La teoria che interpreta il comportamento dei trasformatori ricorda
che, quando sul terminale 1 di T1 è presente la semionda positiva della
tensione, sul terminale 3 è presente quella negativa e viceversa. E
poiché su entrambi i terminali estremi del secondario di T1 è inserito
un diodo a semiconduttore, quando il primo di questi si lascia
attraversare dalle semionde positive, il secondo arresta quelle
negative, ma subito dopo concede via libera a quelle positive. Dunque,
sul punto C del circuito di figura 4
è sempre presente una semionda positiva della tensione alternata, come
viene interpretato dal diagramma C riportato sulla destra dello schema;
mentre in A e in B sono presenti costantemente le sinusoidi complete
delle due alternanze.
Rispetto al progetto teorico di figura 1,
in quello di figura 4 cambia pure il valore della frequenza della
tensione, che ora diventa 100 Hz anziché 50 Hz. E cambia anche il
comportamento delle due lampadine, che questa volta emettono entrambe
la stessa quantità di luce.
Per aumentare la luminosità della lampadina LP2 occorre inserire in
parallelo il solito condensatore elettrolitico, così come è stato fatto
nello schema di figura 2. E questa volta omettiamo di proposito
l'interpretazione dell'effetto di maggiore luminosità di LP2 perché,
altrimenti, dovremmo ripetere quanto detto nel caso precedente. In sede
di realizzazione pratica dello schema di figura 4, si raccomanda ancora
di rispettare le polarità del condensatore elettrolitico CI e quelle
dei due diodi al silicio D 1 - D2, nei quali il terminale di catodo si
trova da quella parte del componente in cui è presente un anello
indicatore.
|
|