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DIODI RETTIFICATORI - 5 |
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L'ALIMENTATORE PIÙ COMUNE Gli esempi di rettificazione delle
tensioni alternate, analizzati attraverso gli schemi delle figure 5 -
6,
prendono le denominazioni di rettificatori a due semionde o ad onda
intera, per differenziarli da quelli assai più semplici, ma poco
utilizzati, ad una sola semionda.
Fig. 7 - Esempio di circuito molto comune di alimentatore da rete con ponte raddrizzatore a doppia semionda, con il quale è possibile sperimentare l'effetto condensatore introdotto da C1. Ovviamente, a questo stesso circuito si estendono tutte le considerazioni, citate in precedenza, relative al comportamento delle due lampadine e ai punti di rilievo dei diagrammi rappresentativi delle tensioni. Pertanto non ci resta ora da aggiungere come i vantaggi ottenuti con il raddrizzatore a doppia semionda siano sempre da preferirsi a quelli derivanti dai sistemi di rettificazione più semplici. Prima di tutto perché la corrente disponibile è maggiore e poi perché, elevandosi la frequenza da 50 Hz a 100 Hz, il ripple è di gran lunga inferiore. Lo stesso filtraggio, esercitato dal condensatore elettrolitico, assume un potere maggiore ed anche la stabilità della tensione viene oltremodo esaltata. Per ultimo non va dimenticato il minor costo del trasformatore di rete, per il cui avvolgimento secondario è necessaria una quantità assai ridotta di filo conduttore di rame.
In figura 8 sono pubblicati alcuni modelli di tipo corrente di raddrizzatori a ponte, i cui terminali d'entrata sono contrassegnati con i simboli elettrici caratteristici della tensione alternata, quelli d'uscita con i segni + e - (tensione positiva e tensione negativa).
Fig. 8 - Modelli di raddrizzatori a ponte attualmente reperibili in commercio. I simboli in essi riportati, consentono l'applicazione circuitale corretta dei componenti. |
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