SENSORI AD EFFETTO HALL



I SENSORI HALL

La tensione di Hall è normalmente troppo esigua e, in misura particolare, molto influenzabile da entità fisiche e problemi costruttivi per essere utilizzata direttamente. Tuttavia, le moderne tecnologie sono riuscite a produrre dei sensori magnetici integrati, il cui funzionamento si basa sull’effetto prima descritto e che prendono il nome di sensori di Hall. Alla costruzione di questi nuovi e, in parte, ancora sconosciuti componenti, si è giunti dopo aver osservato che la tensione di Hall si manifesta in tutti i conduttori ed anche nei semiconduttori che sono stati designati come gli elementi base per la costruzione dei sensori di Hall. Infatti nello stesso  processo  di produzione industriale e' possibile realizzare sia il sensore Hall sia i circuiti analogici, necessari per elaborare il segnale elettrico e dargli quelle caratteristiche di stabilità ed ampiezza che sono necessarie per ogni impiego affidabile, e non critico, nei dispositivi elettronici.

SENSORI HALL CON USCITA ANALOGICA

La figura 3 presenta lo schema elettrico di principio e funzionale di un integrato sensore di Hall, particolarmente adatto per applicazioni lineari, ma anche logiche. 

 schema a blocchi del sensore di Hall (modello UGN 3501T)         

Fig. 3 - schema a blocchi del sensore di Hall (modello UGN 3501T)

 Il componente è dotato di tre terminali, come avviene in un transistor, che sono contrassegnati con le seguenti tre sigle:

+ VCC = tensione di alimentazione positiva;

GND =  tensione di alimentazione negativa;

  USC =  uscita

 La sigla GND, come abbiamo detto, è composta con tre consonanti presenti nella parola inglese GROUND, che significa terra intesa in senso elettrico. Ma vediamo di interpretare il significato dei tre elementi integrati nel sensore di Hall: 

STAB.     = circuito stabilizzatore di tensione

SEH         = sensore di Hall

AMPL.     = circuito amplificatore

Il circuito stabilizzatore e regolatore STAB. provvede ad alimentare, con una corrente rigorosamente compensata, quasi costante e indipendente dalla tensione di alimentazione, ovviamente entro i limiti di tolleranza, l'intero circuito del sensore integrato. Ciò è molto importante per l'effetto Hall, dato che correnti diverse darebbero origine a differenti tensioni. In particolare, la corrente è dimensionata per un corretto compromesso tra auto- riscaldamento e necessità di un elevato segnale di Hall.  
L'amplificatore operazionale
AMPL agisce direttamente sulla tensione di Hall. Ed è collegato in modo differenziale, ossia rimane sensibile soltanto alla differenza tra le tensioni presenti sulle facce opposte del sensore, non al loro valore comune. Con questo sistema, l'uscita dell'amplificatore operazionale è condizionata esclusivamente dalla tensione di Hall.  Il segnale uscente dall'amplificatore è sufficientemente ampio per non sollevare problemi di collegamento e cablaggio e per essere pronto all'elaborazione tramite normali circuiti analogici ed anche logici. In pratica, l'amplificatore può fornire una corrente di qualche milliampere, consentendo così l'impiego di medie impedenze, in grado di aumentare la flessibilità e l'immunità del circuito ai disturbi.  L'impedenza d'uscita è bassa e si aggira intorno alle decine di ohm.