INDUZIONE ELETTROMAGNETICA - 4



  SOLENOIDE

Per rendere più intenso il campo elettromagnetico generato dal passaggio della corrente attraverso un circuito elettrico, si deve comporre il dispositivo riportato in figura 6, che è rappresentativo di un avvolgimento e che prende il nome di "solenoide".

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 Fig. 6 - Il solenoide è un dispositivo cilindrico, composto da un avvolgimento di filo conduttore, con spire più o meno serrate. AI passaggio della corrente, dentro e attorno al solenoide, si crea un campo elettromagnetico dì forma uguale a quella del campo magnetico generato da una calamita delle stesse dimensioni.

 In questo, il campo elettromagnetico corrispondente, che si forma al passaggio della corrente I, si compone principalmente di un fascio centrale di linee di forza, che attraversano tutto il solenoide, escono da una sua parte, per rientrare poi dall'altra. Queste linee di forza sono concatenate con tutte le spire del solenoide; oltre a queste, si hanno pure delle linee di forza periferiche, le quali si concatenano soltanto con le spire mediane.
Praticamente il solenoide può essere realizzato, assai semplicemente, avvolgendo un filo conduttore ad elica cilindrica e a spire sufficientemente serrate.
Se il solenoide è abbastanza lungo, in tutta la zona centrale le linee di forza che lo attraversano sono disposte in posizione parallela; si può quindi dire che un solenoide allungato realizza, nel suo interno, un campo elettromagnetico uniforme.
Il campo prodotto da un solenoide percorso da corrente, assume nello spazio esterno una conformazione che è del tutto simile a quella del campo che si riscontra attorno ad un magnete con uguale forma e stesse dimensioni del solenoide.
Come nel campo di un magnete le linee di forza divergono dal polo nord, per convergere sul polo sud, così nel campo generato dal solenoide, le linee di forza, che escono da una estremità, si ripiegano all'esterno e rientrano, convergendo, attraverso l'estremità opposta. Pertanto, anche nel campo di un solenoide si denota col nome di polo nord l'estremità dell'avvolgimento dal quale le linee di forza escono, e con il nome di polo sud l'estremità opposta, nella quale rientrano.
Se si piega l'asse di un solenoide opportunamente, si può ottenere un campo del tutto simile a quello di un magnete a forma di ferro di cavallo. Completando la piegatura, sino a far combaciare le due estremità del solenoide, si ottiene un solenoide toroidale, nel quale le linee di forza magnetiche vengono a costituire un fascio che rimane completamente incanalato all'interno, senza alcuna dispersione laterale: nello spazio esterno il campo è nullo.
Dai fatti esposti si può trarre la conclusione che i campi magnetici, che si riscontrano attorno ai corpi magnetizzati, possono venire riprodotti anche mediante una corrente elettrica circolante in un complesso di spire, convenientemente disposte e ripartite.
Ma l'analogia che si riscontra tra questi campi non si limita ad una semplice similitudine geometrica, nell'andamento delle rispettive linee di forza, perché assume il significato di una vera e propria entità fisica: i campi prodotti dai corpi magnetizzati e quelli generati dalle correnti elettriche, si rivelano qualitativamente equivalenti in tutte le manifestazioni fisiche. Così, ad esempio, fra le estremità di due solenoidi si esercitano le stesse azioni di attrazione e repulsione reciproca che si riscontrano fra due magneti; azioni analoghe si esercitano pure fra un magnete e un solenoide: in particolare, un solenoide rettilineo, liberamente sospeso come un ago magnetico, si orienta col suo asse nella direzione del campo terrestre.
Se di fronte ad una delle polarità di un solenoide si pone un pezzo di ferro dolce, il ferro si magnetizza per induzione e viene attratto dal solenoide.