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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA - 5 |
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REALIZZAZIONE DEL SOLENOIDE Quando si avvolge un solenoide attorno ad un nucleo di ferro dolce, questo si trova immerso nel campo generato dalla corrente che percorre il solenoide e si magnetizza per induzione, assumendo sempre polarità concordi con quelle del solenoide magnetizzante; si forma così un campo risultante unico, nel quale si sommano le azioni magnetiche proprie del solenoide e quelle del nucleo magnetizzato. Si esprime questo fenomeno dicendo anche che il ferro rinforza le azioni magnetiche del solenoide. Si ottengono così gli elettromagneti, di diversa potenza, nei quali il campo permane finché permane la corrente magnetizzante e si estingue quasi con essa. Infatti, il campo magnetico nel ferro si esaurisce con un certo ritardo. Se invece il nucleo introdotto nel solenoide è di acciaio, questo ritardo è assai maggiore. Fig. 7 - Simbolo elettrico, adottato nella composizione circuitale degli schemi teorici, di un comune elettromagnete, denominato pure elettrocalamita. Il simbolo elettrico dell'elettromagnete, normalmente adottato nella composizione degli schemi teorici, è quello riportato in figura 7, mentre una delle possibili espressioni pratiche dell'elettromagnete può essere quella riportata in D di figura 8. Fig. 8 - Fasi costruttive del piccolo elettromagnete necessario per condurre alcuni pratici esperimenti descritti nel testo. La vite di ferro dolce (A) deve essere ricoperta, nel suo gambo, con alcuni strati di carta o nastro adesivo. Su questi si compone poi il primo solenoide (B), mediante filo di rame smaltato del diametro di 0,5 mm. Quindi si copre il primo avvolgimento con nastro adesivo (C) e, con lo stesso sistema, si compongono altri due o tre solenoidi (D). In
questa stessa figura, inoltre, sono interpretate le fasi successive che
conducono alla realizzazione di un solenoide con nucleo di ferro dolce,
cioè di un elettromagnete, con il quale è possibile condurre
l'esperimento illustrato in figura 9. Ma cominciamo con la descrizione
del montaggio del componente. Fig. 9 - La deviazione dell'ago magnetico della bussola, che si manifesta ogni volta che si preme il pulsante P, dimostra la presenza del campo elettromagnetico generato dall'elettromagnete EM. Un altro interessante esercizio potrà essere
quello di avvicinare ad EM alcuni piccoli chiodi o frammenti di ferro
ed osservare come questi vengano attratti dall'elettromagnete ogni
volta che si preme il pulsante P. |
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