CIRCUITI  LC ACCOPPIATI - 2

 

EFFETTI NEGATIVI

Nell'esperimento illustrato in figura 2 il circuito oscillante, avvicinato al ricevitore radio e composto dalla bobina L1 e dal condensatore variabile CV, identici a quelli adottati nell'esperimento proposto in figura 1, è di tipo risonante in parallelo, giacché i due elementi (L1 - CV) sono collegati in parallelo tra loro.

 

Fig. 2 - Accordando un circuito oscillante, di tipo in parallelo, sulla frequenza del segnale captato dal ricevitore radio, questo ammutolisce, a causa di sottrazione di energia provocata dai fenomeni di induzione elettromagnetica.

Questa volta non servono i collegamenti di antenna e di terra ed il circuito oscillante rimane elettricamente chiuso su se stesso. Ma ciò non basta, perché occorre altresì evitare che la mano dell'operatore, quando agisce sul perno del condensatore variabile CV, possa realizzare un contatto diretto con il corpo umano che, in tal caso, fungerebbe da antenna ricevente. Ecco perché, in figura 3, abbiamo suggerito il miglior sistema per isolare il variabile, applicando, sul perno di comando, una prolunga di materiale isolante.

 

Fig. 3 - Gli esperimenti, che consentono di verificare la presenza dei fenomeni di induzione elettromagnetica, debbono essere eseguiti applicando al condensatore variabile una prolunga di materiale isolante.

Una volta realizzato il circuito riportato sulla sinistra di figura 2, che è lo stesso già sperimentato nel dispositivo di figura l, ma ora collegato in modo diverso, ovvero con gli elementi in parallelo e senza connessioni di antenna-terra, la prova può iniziare, dopo aver sintonizzato il ricevitore su una debole emittente intorno agli 800 KHz - 1.000 KHz in onda media. In pratica si tratta di regolare il variabile CV con lo scopo di raggiungere una frequenza di risonanza pari a quella della emittente ricevuta, ovviamente dopo aver avvicinato il più possibile il circuito risonante in parallelo a quello di sintonia dell'apparecchio radio, in modo che le due ferriti si trovino in posizione parallela.
Il risultato di questo esperimento è il seguente. Una volta raggiunta la frequenza di risonanza nel circuito L1 - CV, la radio ammutolisce, perché il circuito risonante in parallelo assorbe l'energia presente nello stadio d'entrata del ricevitore radio.
Teoricamente, in questo secondo esperimento, la bobina L1 è diventata l'avvolgimento secondario di un trasformatore, il cui primario è rappresentato dall'antenna di ferrite del ricevitore. Ed anche in questo caso l'alterazione circuitale è profonda ma negativa.
Concludiamo ricordando che la realizzazione dei due esperimenti vuole principalmente stimolare la curiosità del lettore nel constatare dal vero alcuni fenomeni riguardanti i circuiti oscillanti accoppiati, che a volte sono certamente complessi e non facilmente comprensibili. Ma sicuramente affascinanti se si tiene conto che molta parte della radiotecnica trova in questi il suo maggiore fondamento.