CIRCUITI LC ACCOPPIATI - 3 |
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CARICHI RESISTIVI Quasi sempre la presenza di un carico resistivo nel circuito
oscillante è causa principale di assorbimento di energia. Che può
essere dissipata in calore, se il carico è rappresentato da una
resistenza pura, oppure irradiata, se si tratta di un'antenna accordata,
come accade nella maggior parte delle applicazioni pratiche. Pertanto,
mentre nei circuiti accordati semplici sono presenti soltanto elementi
reattivi, in quelli con carico resistivo caricati le perdite vanno riscontrate
nei componenti che partecipano alla composizione circuitale, ovvero
nelle bobine, nei condensatori e nelle resistenze. Q=R:X
Fig. 4 - Il fattore di merito, in un circuito accordato di tipo in parallelo, con carico resistivo collegato in uscita, è stabilito dal rapporto fra la resistenza e la reattanza. Nel circuito di figura 5, nel quale il carico resistivo è collegato con una presa intermedia della bobina L, il fattore di merito è stabilito dallo stesso rapporto ora citato, ma questa volta il valore di R deve essere moltiplicato per il quadrato del rapporto fra il numero complessivo delle spire di L (1 + 2) e quello del numero di spire minore (1), ovvero: Q = Req : X Req= R x (spire 1 + spire 2)2 : (spire 1)2
Fig. 5 - Tramite una particolare formula, citata nel testo, che tiene conto del numero di spire che compongono i tratti 1 - 2 della bobina L, si calcola il fattore di merito di questo circuito accordato, nel quale il carico resistivo è collegato con una presa intermedia dell'induttanza L . In tal caso, per aumentare il fattore di merito Q, occorre diminuire la reattanza X, quindi aumentare i valori capacitivi dei condensatori e diminuire quelli delle induttanze, soprattutto quando il valore di R è basso, perché Q aumenta con l'aumentare di R. Di solito, nei trasmettitori, il valore di R è molto piccolo e si aggira intorno ai 50 ohm. |
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