MOTORI IN CORRENTE CONTINUA - 3



 

Coppia e corrente di alimentazione

La relazione che lega la coppia C e la corrente I assorbita dal motore è la seconda caratteristica importante di un motore in corrente continua. Anch’essa ha un andamento lineare e permette di conoscere la corrente a vuoto Io, la corrente in caso di rotore bloccato detta corrente di spunto Id e .

Questa curva è indipendente dalla tensione di alimentazione del motore.  Solo l’estremità della curva  può  variare  in  funzione  della  coppia  e  della  corrente di spunto. La pendenza di detta curva,  chiamata  costante  di  coppia  del motore  è indicata con il simbolo Kc ( si misura in Nm/A)  ed è definita dalla relazione:  

 

Questa costante Kc permette di calcolare il calore della coppia con la relazione:

 

  Cf è definito come coppia di attrito in rotazione e Cd  = Coppia di spunto (Nm).  

Dalla curva coppia-corrente e coppia-velocità, in funzione della velocità di rotazione del motore, si deduce la curva di potenza assorbita.

   

Rendimento di un motore in CC

Il rendimento di un motore è il rapporto tra la potenza meccanica utile che può essere fornita e la potenza assorbita. Entrambi questi valori  variano  con  la  velocità  di  rotazione.  Anche il rendimento è così funzione della velocità. Il rendimento è massimo per una velocità di rotazione superiore alla metà della velocità a vuoto.

 

Riscaldamento

Il riscaldamento di un motore è generato dalla differenza tra la potenza assorbita e  la  potenza  utile  del  motore.  Questa differenza rappresenta la  perdita  del  motore.  Il riscaldamento è  anche  collegato  alla  difficoltà di propagazione del calore verso l’ambiente (resistenza termica). Si può diminuire significativamente la resistenza termica di un motore applicando una ventola. Le caratteristiche nominali  di  funzionamento  corrispondono  alle  caratteristiche  tensione-coppia-velocità  permettendo  un funzionamento continuo, con temperatura ambiente di 20°C. Al di fuori di queste condizioni  di funzionamento,  sarà  possibile  solo  un  regime  intermittente;  per  garantire  un  funzionamento sicuro,  si  devono  comunque  effettuare  sempre  tutte  le  verifiche, considerando  le  condizioni  estreme  d’utilizzo  nel  contesto  reale dell’applicazione del cliente.