L' INTEGRATO NE555 - 6




Modi di impiego dei pin del 555

Data la diversa natura dei pin e' necessario trattare questi in base alle loro funzioni e costruzione circuitale per evitare cattivi e anomali funzionamenti del dispositivo stesso.

Utilizzo del Trigger

Quando si effettua il collegamento del terminale di Trigger con un circuito esterno, si deve tener conto che tale ingresso si trova ad un valore elevato di impedenza (e’ l’ingresso del comparatore) ed é quindi in condizione di captare molto facilmente disturbi. Dunque. se anche la sorgente di comando e’ ad alta impedenza, risulta necessario polarizzare l'ingresso 2 con una resistenza orientata verso la linea positiva di alimentazione (+Vcc), in modo da diminuire il valore dell'impedenza d'entrata come mostrato in figura 10.

Fig. 10 – Polarizzazione dell’ingresso 2 mediante una resistenza

Per realizzare un semplice comando manuale di Trigger servendosi di un pulsante si possono utilizzare, un condensatore ed una resistenza, così come indicato in figura 9A.

Fig. 9 - Lo schema (A) e’ un semplice comando manuale di Trigger. Lo schema (B) e’ un perfezionamento dello schema (A).

Il circuito consente tuttavia di ottenere lo scatto soltanto per un numero limitato di volte e finché non si arriva alla completa carica del condensatore. Ma tale inconveniente può essere eliminato aggiungendo al circuito una resistenza, così come indicato in figura 9B. Questa resistenza provvede a caricare costantemente il condensatore quando non risulta premuto il pulsante P1.
Consideriamo ora il caso in cui il segnale d'ingresso sia tale da provocare sul terminale 2 dei picchi di tensione positivi e di valore superiore a quello dell'alimentazione positiva (+ Vcc). Una simile situazione può manifestarsi quando la durata dell’impulso di Trigger (vedi oscillogramma in basso di figura 11) è di un tempo superiore a quello della costante di tempo R-C del circuito d'ingresso che, nel nostro caso, risulta di 27 us.

Fig. 11 - l'andamento temporale dei segnali sul terminale 2 quando si ha un segnale d'ingresso in grado di provocare picchi di tensione positivi e di valore superiore a quello dell'alimentazione positiva.


In tale circostanza sull'ingresso 2 dell'integrato si otterrebbe un segnale simile a quello rappresentato dall'oscillogramma in alto di figura 11 che, come si può notare, è caratterizzato dalla presenza di un picco positivo che può danneggiare l'integrato.
Per evitare questo eventuale danno. conviene inserire un diodo di « clamping » in grado di limitare l'ampiezza massima della tensione di alimentazione positiva come mostrato in figura 12.

Fig. 12 – Soluzione tecnica per evitare che, picchi positivi di valore superiore a quello dell'alimentazione positiva, possono danneggiare l'integrato.

Può capitare talvolta che alcuni circuiti presentino irregolarità di funzionamento, quando il segnale di pilotaggio è troppo basso. L'inconveniente può essere eliminato collegando, in serie con il terminale 2, una resistenza del valore di 4.700 ohm circa, così come indicato in figura 13.

Fig. 13 – Semplice accorgimento pratico per evitare irregolarità di funzionamento: basta collegare, in serie con il terminale 2, una resistenza del valore di 4.700 ohm circa