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OSCILLATORI - 3 |
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Oscillatori a ponte di Wien La figura 5 riporta uno schema di un oscillatore a ponte di Wien realizzato impiegando come elemento attivo un amplificatore operazionale. Fig. 5 - Oscillatore a ponte di Wien Si può notare la presenza di una reazione negativa, che determina il guadagno, ed una reazione positiva che rende possibile l'autoeccitazione.
L'oscillatore viene detto "a ponte" perché le due reti di reazione costituiscono i lati di un ponte la cui tensione di squilibrio viene applicata all'ingresso di un amplificatore differenziale, come mostra lo schema equivalente in figura 6, basato sulle ipotesi ideali di amplificatore a resistenza d'ingresso infinita e resistenza di uscita nulla. Fig. 6 - Schema equivalente dell'oscillatore a ponte di Wien Dall'analisi di tale circuito si ricavano le relazioni: w0 = 1 / ( R* C); R2 = 2 R; e quindi i anche: |A| = 1+R2 / R1 = 3 |
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