OSCILLATORI - 9



 

Oscillatori a quarzo: circuiti 

L'inserimento del cristallo piezoelettrico in un oscillatore può avvenire in molti modi, cui corrispondono diversi tipi di oscillatori a quarzo, per lo più realizzati secondo lo schema a tre punti. Esempio applicativo di oscillatore a quarzo e il circuito di  Pierce, schematizzato in figura14:

Fig. 14 Oscillatore di Pierce.

Si tratta di un oscillatore Colpitts nel quale, al posto dell'induttanza L del circuito risonante a tre punti, è inserito un cristallo di quarzo funzionante nella zona induttiva, cioè a frequenza compresa tra fs e fp. I valori della frequenza di oscillazione degli oscillatori a quarzo vanno da alcuni kHz fino al centinaio di MHz. Al disotto di qualche kHz lo spessore della lamina di quarzo diventa eccessivo per una efficace eccitazione; viceversa, per frequenze al disopra di alcuni MHz la lamina risulta troppo sottile per una sufficiente resistenza meccanica: si può pero eccitare il quarzo "in armonica" (funzionamento in overtone) e giungere così fino centinaia di MHz.

I quarzi con frequenze di risonanza non elevate possono essere impiegati oscillatori per bassa frequenza, realizzati con amplificatori operazionali secondo uno schema detto a ponte di Meacham come indicato in fig. 15.

Fig. 15 Schema di principio di un oscillatore a ponte di Meacham

la condizione di oscillazione è espressa dalla relazione:

R1 ( R + R3) >=  R ( R1+ R2)

dove R è la resistenza serie del circuito equivalente del quarzo. Il circuito oscilla alla frequenza di risonanza serie fs coincidente con la frequenza di risonanza meccanica propria del quarzo (detta anche frequenza naturale del quarzo), e ciò consente di ottenere oscillatori ad elevatissima stabilità di frequenza.