PROTEZIONE DEI MOTORI ELETTRICI - 2




Dispositivi di manovra e protezione dei motori

La scelta dei dispositivi di manovra e protezione deve essere oculata in quanto un funzionamento difettoso delle protezioni può avere effetti negativi sulle persone (nel caso di contatti diretti per guasto dell’isolamento), sulla macchina stessa e sulla produzione dell’impianto nel quale il motore è installato. Il dispositivo che provvede alla protezione contro il cortocircuito del complesso (motore,avviatore e cavo elettrico), è l’interruttore automatico o meglio un interruttore automatico limitatore di corrente con la sola protezione magnetica (la protezione termica è normalmente affidata a un relè termico incorporato nell’avviatore). Quando il numero di avviamenti del motore è molto limitato, l’interruttore è in grado di svolgere la duplice funzione di dispositivo di protezione e di manovra con notevole risparmio economico. 
Normalmente però la manovra è affidata ad un avviatore costituito da un contattore (che permette anche il comando a distanza) e da un relè termico che insieme realizzano un complesso in grado di garantire:

  1. le prestazioni richieste dalla relativa categoria di impiego;

  2. chiudere ed interrompere senza danni una corrente multipla della nominale;

  3. proteggere il motore dai sovraccarichi.

Uno degli schemi usuali per l’avviamento e la protezione di un motore asincrono trifase è quello indicato in Fig.3.

Fig. 3 -  avviamento diretto di un motore asincrono mediante interruttore automatico e contattore

Nello schema proposto in figura 3 si possono distinguere i seguenti componenti:

1 = Protezione magnetica; 2 = Relè termico; 3 = Relè differenziale; 4 = Contattore

Coordinamento dello sganciatore magnetico

In figura 4 e' riportato il grafico che rappresenta le curve tempo-corrente di avviamento del motore (3), di intervento dello sganciatore magnetico (2) e quella dello sganciatore termico (1). Quando le funzioni di protezione e di avviamento sono realizzate da diversi apparecchi, bisogna coordinarne l'azione. Dall’esame della figura  4 emerge chiaramente che le curve (1) e (2) devono essere più vicino possibile alla curva del motore (3) senza però avere alcuna interferenza. Proteggendo il motore, l’interruttore provvede anche alla protezione del cavo la cui corrente nominale è sempre almeno uguale o superiore a quella del motore.

Fig. 4 Curve tempo corrente del motore e degli sganciatori: termico e magnetico

Le norme prescrivono due tipi di coordinamento in funzione del danneggiamento che può essere accettato.
Nel coordinamento di tipo 1 l’avviatore, in caso di cortocircuito, non deve provocare danni a persone o all’impianto anche se non risulta in grado di funzionare ulteriormente senza un intervento di manutenzione. Questo tipo di coordinamento è consigliabile in presenza di un servizio di manutenzione qualificato e di un costo ridotto delle apparecchiature.

Nel coordinamento di tipo 2
l’avviatore, dopo un cortocircuito, oltre a non provocare danni alle persone o all’impianto,  deve essere in grado di funzionare ulteriormente. È ammesso il rischio della saldatura dei contatti del contattore purché la loro separazione risulti facile. Questo tipo di coordinamento potrà essere scelto quando la continuità di esercizio risulta indispensabile, o quando il servizio di manutenzione è ridotto.