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MODULAZIONE QPSK | |||
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Simulazione Una simulazione, fatta con il simulatore SPICE, verifica quanto detto prima. In figura 1 e' riportato lo schema a blocchi di un semplice circuito demodulatore. La tensione di ingresso QPSK IN e' una sinusoide a 1MHz con una fase che varia di 45°, 135°, 225°, e poi di 315° ogni 5µs. Fig.1 - schema a blocchi di un demodulatore QPSK Le figura 2 sono riportate le forme d'onda Vi detta "in-fase" , e la forma d'onda Vq detta "in-quadratura". Entrambe hanno una frequenza di 2MHz con un offset DC proporzionale allo sfasamento della tensione in ingresso QPSK IN.
Fig. 2 : forme d'onda "in-fase" Vi, e "in-quadratura"Vq La figura 3 e' il diagramma dei fasori che mostra lo sfasamento del segnale di ingresso QPSK IN e il valore del dato demodulato. La
precedente teoria e' perfettamente accettabile e potrebbe sembrare che
la demodulazione e' soltanto un processo di filtraggio ( passo basso)
della uscita del mixer e di ricostruzione di 4 livelli di tensioni in
livelli logici. Nella pratica e' difficile trovare un un ricevitore con
un oscillatore locate perfettamente sincronizzato con il segnale che
sta ricevendo. Se l'oscillatore locale varia in fase rispetto al
segnale in ingresso, il segnale sul diagramma dei fasori subirà una
rotazione, la sua ampiezza uguale alla differenza di
fase. Comunque, se la fase e la frequenza dell'oscillatore locale non
sono fissati rispetto al segnale di ingresso , ci sarà una continua
rotazione del diagramma dei fasori. |
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