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RESISTORI - 4 |
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MISURA DELLE RESISTENZE Il primo, più semplice esercizio pratico con le resistenze
consiste nel controllare il loro valore, confrontandolo con quello
dedotto mediante la lettura in codice. Supponiamo quindi di aver sotto
mano tre diverse resistenze, rispettivamente da 56 ohm, 330 ohm e
12.000 ohm. I colori degli anelli sono i seguenti: 56 ohm = verde - blu –
nero 330 ohm = arancio - arancio - marrone 12.000 ohm = marrone -
rosso - arancio Trascuriamo il quarto
anello, quello relativo alla tolleranza che, per questo semplice
esercizio, riveste poca importanza.
Fig. 6 - Prima di
iniziare qualsiasi misura di resistenze e dopo aver commutato il tester
nella funzione di ohmmetro e sulla più opportuna scala, si debbono
cortocircuitare i puntali, allo scopo di poter azzerare l'indice dello
strumento, sull'inizio scala, tramite l'apposito regolatore.
Successivamente si fissano i puntali sui due terminali della
resistenza nel modo indicato in figura 7 e si legge il valore sul quale
si è fermato l'indice dell'ohmmetro, che è quello di 5,6.
Fig. 7 - Esempio di
misura del valore della resistenza di un resistore. La
posizione dei puntali sui reofori del componente si effettua senza
tener conto delle polarità dei conduttori, dato che la resistenza non è
un componente polarizzato. Ora, avendo operato sulla scala ohm x 10, il valore di 5,6 va
moltiplicato ovviamente per 10 ed il risultato è il seguente: 5,6 x 10 = 56 ohm Per valutare il valore della seconda resistenza, quella
da 330 ohm, si deve utilizzare la portata ohm x 100, mentre per la
terza resistenza, quella da 12.000 ohm, la portata interessata deve
essere quella di ohm x 1K. Ovviamente, il procedimento di misura è
sempre lo stesso, quel che cambia è il fattore di moltiplicazione. |
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