RESISTORI VARIABILI - 7




RESISTENZE VDR

In taluni circuiti elettronici si possono trovare tipi di resistenze variabili diverse da quelle fin qui menzionate, come ad esempio le VDR e gli MDR. Le prime, denominate pure variatori, sono elementi in cui il valore della resistenza varia in misura non lineare al variare della tensione ad essi applicata. Il significato della sigla  è compreso nelle tre seguenti parole di espressione anglosassone:  Voltage Dependent Resistors
Normalmente, quando si cita una resistenza VDR, ci si riferisce a quei modelli nei quali il valore della resistenza diminuisce con l'aumentare della tensione applicata.  
La maggior parte delle tecniche applicative, di questi particolari elementi, si estende dalla soppressione dei picchi di sovratensione, su linee disturbate, a quella degli archi voltaici che vengono spontaneamente a formarsi fra i contatti dei relè, degli interruttori e più in generale, degli apparati con parti soggette a movimento meccanico. Nelle tecniche applicate si possono incontrare diversi tipi di tali resistenze. Ma le più conosciute sono soltanto tre: 

1° - VDR al carburo di silicio

2° - VDR al selenio

3° - VDR all'ossido metallico (zinco).

 Ciascuno di questi tre tipi è caratterizzato da un indice di non linearità il quale, quanto maggiore è, tanto più grande diviene la variazione di resistenza intrinseca del componente al variare della tensione applicata ai suoi terminali.  

RESISTENZE MDR


Per quanto riguarda le resistenze di tipo MDR, occorre ricordare che queste godono della proprietà di variare linearmente il proprio valore al variare del campo magnetico in cui sono immerse. Magnetic Dependent Resistor
La sigla che definisce queste resistenze è composta con le prime lettere delle seguenti tre parole inglesi: 

Resistenze Magneto fanno uso dell'effetto della magnetoresistenza. Questo effetto è stato scoperto nel 1856 da William Thomson, noto anche come Lord Kelvin. L'effetto è notato nei materiali ferromagnetici e dipende dalla intensità del campo magnetico e l'angolo tra la direzione della corrente elettrica e il campo magnetico. Questo effetto è quindi noto come magnetoresistenza anisotropa (AMR). Altri effetti, più recentemente scoperti, sono la magnetoresistenza gigante effetto di magnetoresistenza (GMR), l'effetto di magnetoresistenza colossale (CMR) e l'effetto magnetoresistenza tunnel  (TMR). Poiché la maggior parte delle resistenze magneto convenzionali utilizzano l'effetto AMR, gli altri effetti non saranno affrontati
Permalloy, una lega costituito da 81% di nichel (Ni) e 19% di ferro (Fe) ha una resistenza elevata magnete anisotropo nonché una bassa magnetostrizione (variazione di taglia dovuta a campi magnetici) e quindi è un materiale preferito per resistenze magneto. 

Le resistenze Magneto sono spesso costruiti di film sottili lunghi di permalloy. Per aumentare la sensibilità di un resistore permalloy magnete, cortocircuitando barre di alluminio o oro sono immessi sul film permallow sottili sotto un angolo di 45 gradi. Questo costringe la corrente di fluire in una direzione di 45 gradi rispetto alla lunghezza della pellicola. Questo si chiama una configurazione polo barbiere.

Permalloy magnetoresistore fim con barber pole modello di ponticelli

Un tipico sensore magnetoresistivo AMR è costruito con una combinazione di 4 permalloy magnetoresistori film sottile, collegati in un ponte di Wheatstone misurazione.

 

Applicazioni del resistore Magneto 

L'impiego maggiore delle resistenze MDR avviene nei circuiti convertitori per correnti continue ed alternate, negli amplificatori galvanometrici e in taluni tipi di trasduttori di segnali.

Varie applicazioni sono possibili come campo magnetico dispositivi di rilevamento, applicazioni includono ad esempio: 

bussola elettronica 
Magnetometria, la misura dell'intensità del campo magnetico e la direzione 
sensori di posizione 
Sensori di posizione ad angolo 
Sensori postion Rotary 
Sensori posistion lineari 
Rilevazione dei metalli ferrosi 
rilevamento del traffico veicolare e 
Magneto simbolo della resistenza 

Il seguente simbolo è utilizzato per una resistenza magneto. Si è mostrato come una resistenza variabile che dipende dal flusso magnetico, indicato con 'x'.