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TECNICA DELLA SALDATURA - 2 | |||
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MATERIALI PER SALDARE Per effettuare le saldature a stagno occorrono tre elementi: il disossidante, lo stagno e il saldatore elettrico. Disossidante: Quasi
tutti i metalli a contatto dell'aria si ricoprono di un velo di
ossido, per cui lo stagno non riuscirebbe a « legare » ad essi se
l'ossido non
venisse asportato, sia meccanicamente, tramite lamette, temperini,
carta vetro, sia chimicamente, tramite sostanze disossidanti. Fig. 1 - Le mattonelle netta-punte sono dei blocchetti di sale ammoniaco utili per disossidare chimicamente le punte di rame dei saldatori elettrici Dovendo saldare pezzi molto ossidati, generalmente ottone, rame, ferro, e dove l'azione dell'anima disossidante del filo di stagno sia chiaramente insufficiente, è spesso opportuno ricorrere a disossidanti aggiuntivi, come ad esempio le paste leggermente acide o i disossidanti liquidi più penetranti; questi ultimi non debbono assolutamente essere usati durante il normale lavoro di montaggio dei componenti elettronici, perché sono corrosivi. Lo stagno: Il filo-stagno rappresenta il materiale di apporto d'elezione nel procedimento di saldatura a stagno in elettronica. Esso è composto da un filo cavo in tutta la sua lunghezza. L'interno del filo è riempito di una sostanza che, a caldo, cola con lo stagno e reagisce chimicamente sulle superfici da saldare, disossidante. Questo speciale tipo di stagno, che nella migliore qualità appare lucente e flessibile, viene venduto in rocchetti di varie dimensioni. Naturalmente non si tratta di stagno puro, ma di una lega di stagno e piombo (figura 2). Fig. 2 - Rocchetti di filo stagno |
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