TECNICA DELLA SALDATURA - 3



IL SALDATORE

Per effettuare una saldatura a stagno si utilizza normalmente un utensile, che viene prodotto in una vasta gamma di modelli, a seconda delle applicazioni e che viene denominato saldatore elettrico. Questo deve essere proporzionato, in potenza e dimensioni, al tipo di saldature che si vuol eseguire. La potenza sì misura in watt ed indica la quantità di energia elettrica assorbita in un secondo dal saldatore.

FUNZIONE DEL SALDATORE

Come si è detto, la funzione del saldatore è quella di mantenere sulla punta una temperatura superiore a quella di fusione dello stagno, anche quando esso deve trasmettere alle parti da saldare una notevole quantità di calore. Ecco perché, quando si debbono saldare due parti metalliche di notevoli dimensioni, occorre servirsi di un saldatore di grande potenza, perché con una elevata quantità di calore a disposizione si è in grado di elevare le parti da saldare ad una temperatura superiore a quella di fusione dello stagno. E così è anche facile comprendere il motivo per cui, quando si debbono saldare due fili conduttori sottili o il sottile terminale di un semiconduttore, è più che sufficiente l'uso di un saldatore di piccola potenza, con punta sottile. Infatti, in questo caso, basta una piccola quantità di calore per elevare le parti da saldare alla temperatura di fusione dello stagno.

L'energia elettrica viene trasformata in calore dalla resistenza elettrica, che è rappresentata da un filo di nichel-cromo, che ha la proprietà di diventare incandescente al passaggio della corrente elettrica. Viene prodotto quindi del calore, una parte del quale si disperde nell'ambiente, mentre la maggior quantità si condensa sulla punta saldante.
Un buon saldatore è concepito in modo da contenere al minimo tutte le dispersioni, cioè in modo da trasformare in calore la maggior parte di energia elettrica assorbita.
Una punta saldante troppo piccola, non avendo una superficie di dissipazione proporzionata alla potenza del saldatore, non può contenere né trasmettere tutto il calore fornito dalla resistenza: essa si surriscalda, si ossida facilmente per l'eccessiva temperatura e mette la resistenza in facili condizioni di bruciatura, ossia di interruzione elettrica.
Per la saldatura dei terminali dei semiconduttori, dei resistori e dei piccoli condensatori, sono sufficienti saldatori da 15 - 30 W, con punta di rame del diametro di 1 - 2 mm. I saldatori di maggiore potenza, per esempio quelli da 100 W, sono usati soltanto per saldature di parti meccaniche di grosse dimensioni, come ad esempio i telai, i bocchettoni, le piastre metalliche, ecc. Infatti, per questi tipi di saldature, occorrono utensili con punte saldanti più grandi e più pesanti, dato che, quanto più grandi sono i pezzi da saldare, tanto più grande è il calore da questi assorbito o dissipato.
Deve quindi essere maggiore la quantità di calore da portare ai pezzi nel punto di saldatura perché vi si conservi la temperatura di fusione e di legamento dello stagno che, come abbiamo detto, si aggira intorno ai 190-280°C, a seconda della lega utilizzata.
Saldatori con potenze elettriche superiori, per esempio di 300 W, possono essere utilizzati per chiudere, con saldature a stagno, piccoli fori nelle carrozzerie delle autovetture.

 In commercio si possono oggi trovare moltissimi modelli di saldatori, dai più economici a quelli costosi. Di certo non e' necessario spendere tanto per avere buone saldature in quanto dipende molto, come vedremo, dalla tecnica utilizzata.

In figura 3 sono riportati due tipi di saldatori: quelli a stilo e un esempio di stazione saldante ad aria calda.

microst.it tutorial sulla saldatura- modelli saldatori

 Fig. 3 Esempi molto comuni di saldatori elettrici: modello a stilo e stazione saldante ad aria 

I saldatori a stilo sono di piccola potenza ( 20 - 50W) e sono idonei per il montaggio dei componenti su PCB con fori passanti. Sono corredati di diverti tipi di punte a seconda del package del componente che si vuole saldare.

I saldatori ad aria calda sono invece stati introdotti dal alcuni anni per far fronte alla saldatura dei componenti SMD che, per le loro dimensioni, non possono essere saldati da un comune stilo: le dimensioni della punta più fine utilizzabile sarebbe comparabile con le dimensioni stesse del componente SMD che si vuole saldare. Oggi in commercio ci sono vere e proprie stazioni saldanti che comprendono la parte a stilo e quella ad aria calda con un numeroso corredo di punte e ugelli.

Molto diffusi sono pure i saldatori istantanei a pistola (figura 4), che si rivelano degli utensili necessari ovunque si debbano effettuare saldature rapide e di parti grandi, dato che sono saldatori con potenze superiori a 100W.

Fig. 4 - II saldatore istantaneo a pistola per saldature rapide e saltuarie