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STRUMENTI DI MISURA - 7 |
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PROTEZIONE DEGLI STRUMENTI I galvanometri, i cui simboli elettrici adottati nella composizione degli schemi teorici sono quelli riprodotti in figura 6 e che sono più comunemente conosciuti con il nome di milliamperometri (mA), essendo molto delicati, sia meccanicamente che elettricamente, debbono essere convenientemente protetti dai guasti provocati da sovraccarichi.
Fig. 6 - Simboli elettrici, normalmente adottati nella composizione degli schemi teorici, di galvanometri, denominati anche milliamperometri (mA). A tale scopo, quindi, assai spesso, in parallelo allo strumento, vengono collegati due diodi al silicio, inseriti in antiparallelo, così come indicato nel circuito di figura 7.
Fig. 7 - Per proteggere i galvanometri da eventuali sovraccarichi, si inseriscono spesso, in parallelo con gli strumenti, ma in antiparallelo fra di loro, due diodi al silicio (D1 - D2). II condensatore C1 è un by-pass da 1.000 PF.
Si -sfrutta in tal modo la particolare caratteristica dei diodi a semiconduttore (figura 8), che li mantiene pressoché isolati al di sotto del valore di soglia di 0,4 V circa, per portarli poi in rapida conduzione quando si supera tale valore. Inoltre, con questo sistema protettivo, anche in presenza di correnti di forte intensità, la tensione sui terminali del diodo non si scosta di molto dal valore tipico di 0,7 V. Ed anche questa è una grossa garanzia per l'immunità strumentale.
Fig. 8 - Nel sistema di protezione a diodi al silicio dei galvanometri, si sfrutta la caratteristica di questi componenti, per cui la corrente rimane nulla fino alla soglia di 0,4 V, mentre assume forti intensità al di sopra di tale valore, risparmiando in tal modo lo strumento. Un altro tipo di protezione, adottato nei circuiti voltmetrici, è costituito dall'inserimento di due diodi zener contrapposti, come indicato nello schema di figura 9. Questi diodi limitano al valore della tensione di zener quella presente sui terminali dello strumento.
Fig. 9 - I galvanometri si possono proteggere pure con l'inserimento in parallelo agli strumenti, di due diodi zener contrapposti (DZ1 - DZ2). |
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