REATTANZA CAPACITIVA - 2





CIRCUITO DI VERIFICA TEORICA

Per constatare in pratica quanto fin qui teoricamente asserito, conviene realizzare il circuito di figura 3. Nel quale un trasformatore da rete, di piccola potenza, alimenta un condensatore di grande capacità, mentre un tester, commutato nella funzione di milliamperometro, misura l'intensità di corrente che percorre i conduttori. Una corrente che, ovviamente, è di tipo alternato.

 circuito per constatare nella realtà il flusso apparente di corrente alternata attraverso un condensatore

Fig. 3 - circuito per constatare nella realtà il flusso apparente di corrente alternata attraverso un condensatore

Il trasformatore T1 è in grado di ridurre la tensione alternata di rete, di 220 Vca, al valore di 12 Vca. Comunque, qualsiasi altro modello di trasformatore, caratterizzato dallo stesso rapporto di trasformazione, potrà essere utilmente impiegato in questo semplice esperimento. Il collegamento del tester, trattandosi di una misura di corrente, va fatto in serie con un conduttore, dopo essere stato commutato nella misura di correnti alternate, sul valore di 25 mA fondo-scala. Sulla scala dello strumento, con un condensatore C del valore capacitivo di 4,7uF, come indicato nello schema di figura 3, si legge il valore di 18 mA. Successivamente, si sostituisce il condensatore con altro di valore capacitivo inferiore, per esempio di 0,47uF e si legge nuovamente, sulla scala del tester, il diverso valore di intensità di corrente che scorre lungo i conduttori del circuito, che in questo caso è di 1,8 mA. Dunque, il risultato pratico, derivante dalle due prove, è il seguente: i conduttori del circuito di figura 3 sono percorsi da corrente alternata, la cui intensità, per uno stesso tipo di alimentazione (12 Vca), dipende dalla capacità del condensatore collegato in serie. Più precisamente, maggiore è la capacità del condensatore, maggiore è la corrente che può circolare. Ma, lo ripetiamo ancora una volta, questa corrente fluisce attraverso i vari conduttori del circuito, compresi i reofori del condensatore, a causa dei successivi processi di carica e scarica di C, ma non attraverso il condensatore.