Tensioni e Correnti Alternate - 4

 

PERIODO E FREQUENZA

Il  "periodo" di una tensione alternata è  il tempo necessario alla tensione alternata per assumere tutti i valori positivi e negativi, destinati a ripetersi ad intervalli di tempo successivi ed uguali. Facendo riferimento al diagramma di figura 5, il periodo è rappresentato dal tempo richiesto dal generatore di tensione per produrre una semionda positiva ed una negativa; esso è valutato sulla linea orizzontale (ascissa).

Fig. 5 - Le semionde positive delle sinusoidi rappresentative delle tensioni alternate sono sempre quelle disegnate al di sopra dell'asse dei tempi; quelle negative sono riportate inferiormente alla linea orizzontale.

Capita spesso di menzionare anche il semiperiodo o il quarto di periodo della tensione alternata. Ma queste grandezze sono ora di facile interpretazione, perché il semiperiodo, cioè metà del periodo, si identifica con il tempo necessario per l'alternatore a far variare la tensione dal valore zero a quello di picco positivo o negativo (valori massimi) e da questi ancora a zero, mentre il quarto di periodo è il tempo di variazione della tensione da zero al valore di picco negativo o positivo. È ovvio quindi che i semiperiodi e i quarti di periodi possono essere positivi o negativi.
Occorre ora considerare un'altra importante grandezza e cioè la frequenza.
Con l'espressione "frequenza" si intende definire il numero di periodi della tensione o della corrente alternata che si succedono nell'unità di tempo, vale a dire in un secondo. Così, per esempio, dicendo che la frequenza della corrente elettrica per uso domestico è di 50 cicli o periodi, si intende affermare che i periodi della corrente sono in numero di 50 per ogni secondo. Sotto l'aspetto fisico, ciò significa che ogni elettrone, che concorre alla formazione della corrente elettrica alternata, si muove, in ciascun tratto di conduttore, in avanti e all'indietro, per ben cinquanta volte in un minuto secondo.
Tra il concetto di periodo e quello di frequenza vi è una stretta relazione. Infatti la durata del periodo è sempre l'inverso della frequenza. Definendo quindi il periodo con la lettera T e la frequenza con la lettera f, si ha:

T=1:f

oppure, inversamente:

f = 1:T

L'unità di misura della frequenza è l'hertz (abbrev. Hz), che corrisponde ad un ciclo al secondo (c/s). I valori multipli dell' hertz sono:

kHz (kilohertz) = 1.000 Hz

MHz (megahertz) = 1.000.000 Hz

GHz (gigahertz) = 1.000.000.000 Hz

Negli alternatori delle centrali elettriche il valore della frequenza rimane costante (50 Hz).